
Cosa devi controllare subito (mistergadget.tech)
Vacanze rovinate per tantissimi utenti che si sono ritrovati all’improvviso con dei prelievi non previsti e sospetti.
Si tratta di una condizione che va assolutamente monitorata e controllata perché può portare a due scenari piuttosto diversi e cruciali. Da un lato, abbiamo ovviamente una situazione per cui ci sono quelli che vengono definiti “prelievi fantasma”, ovvero dei pagamenti non autorizzati che in realtà non esistono, perché non sono contabilizzati. In parole povere, i fondi non vengono effettivamente decurtati dal conto, ma compare solo un’indicazione temporanea all’interno del proprio estratto conto.
In altri casi, invece, ci sono effettivamente dei prelievi che costituiscono delle vere e proprie truffe. Per questo motivo, è fondamentale fare attenzione e non affidarsi direttamente a una prima interpretazione, ma indagare e soprattutto chiedere informazioni.
Prelievi improvvisi sul conto: cosa bisogna fare
Ma dove si riscontra un pagamento anomalo o un problema con la banca, qual è la prima cosa da fare? La soluzione immediata è bloccare temporaneamente la carta. Oggi, infatti, tramite le app bancarie, tutti hanno la possibilità diretta, senza interventi tecnici esterni, di sospendere per un periodo temporaneo la propria carta. In questo modo, si ha la possibilità di effettuare dei controlli approfonditi e, successivamente, di riabilitarla come se nulla fosse accaduto.

Un’altra alternativa che possiamo sicuramente utilizzare è quella di contattare direttamente la banca, per capire quale sia il problema effettivo e procedere ad eventuali interventi necessari. Chiaramente, è sempre essenziale rivolgersi ai canali ufficiali ed evitare il “fai da te” o procedure affrettate senza avere piena consapevolezza di ciò che sta accadendo. È importante non farsi prendere dal panico, perché talvolta basta semplicemente effettuare dei controlli per verificare la situazione e capire che magari non ci sono problematiche così gravi, ma semplicemente che bisogna approfondire la questione.
Il consiglio, dunque, è di procedere con queste due metodologie. Se si tratta di “prelievi fantasma”, una banca potrà subito determinare che si tratta di quel fenomeno, e quindi che non c’è nessun rischio reale per l’utente, il quale in realtà non sta perdendo denaro. Dove invece sia in atto una truffa, la banca metterà sicuramente in campo tutte le condizioni necessarie per porre rimedio, anche per tutelare i soldi disponibili sul conto del soggetto stesso.
Come spesso viene chiarito, è indispensabile effettuare controlli periodici del proprio conto. Molti utenti, purtroppo, tendono a non utilizzare l’home banking anche come forma di controllo, impiegando le carte ma non effettuando le verifiche periodiche che sono invece indispensabili.
Non ci sono opzioni differenti in questo senso, perché un monitoraggio costante è un passaggio obbligatorio. La tecnologia, sicuramente, ci viene incontro ed è molto utile, ma questo non vuol dire che dobbiamo lasciare correre e quindi evitare verifiche o supporre che sia tutto in regola. Se c’è, ad esempio, una truffa in atto, intervenire tempestivamente è sicuramente l’unica possibilità che abbiamo per bloccare i danni e limitare le conseguenze negative. La proattività nella gestione dei propri strumenti finanziari digitali è la chiave per prevenire spiacevoli sorprese.