
Smartwatch, il rischio di accessi indesiderati è sempre maggiore (mistergadget.tech)
Una nuova forma di attacco si sta diffondendo in questo periodo; si tratta di una modalità diversa rispetto a quella a cui siamo abituati e per questo bisogna prestare massima attenzione.
Riguarda dispositivi che impieghiamo nella vita quotidiana, ormai parte integrante delle nostre giornate, ma che possono veicolare attacchi piuttosto importanti. La portata della minaccia potrebbe risultare particolarmente impegnativa, per cui tutti dovrebbero stare al massimo della guardia, come sempre.
Siamo abituati a sentire parlare di attacchi provenienti dal web, dalla navigazione, e quindi tendenzialmente rivolti a smartphone o computer. Ma in casi ben più rari sentiamo parlare di attacchi che riguardano altre forme. Negli ultimi mesi abbiamo evidenziato come gli elettrodomestici possano diventare un pericolo quotidiano per gli utenti. Tuttavia, molto spesso non si pensa a piccoli elementi con cui ci interfacciamo e che sono invece dei potenziali rischi. Un esempio importante è sicuramente legato all’utilizzo dei dispositivi che sono in grado di sfruttare la connessione internet, che raccolgono tantissimi dati e, in particolar modo, gli Smartwatch.
Smartwatch, il rischio di accessi indesiderati è sempre maggiore
Ormai sono super diffusi, ma sono anche una “bomba a orologeria”. Questo perché, oltre alla connessione internet, servono per chiamare, inviare messaggi, leggere di tutto; ci consentono addirittura di registrare i nostri dati personali, con informazioni sullo stato di salute, e contengono anche tantissimi dettagli sui sistemi di pagamento. Praticamente, in realtà, sono un rischio addirittura maggiore rispetto ai nostri smartphone. Eppure, la cosa sostanziale è che non ci rendiamo conto di quanto siamo esposti, perché è come se alcuni strumenti non fossero effettivamente un rischio.

È importante capire queste nozioni perché, chiaramente, ci muoviamo in un contesto di cambiamento costante. Fino a qualche anno fa, magari lo Smartwatch era un oggetto impensabile o comunque non così largamente diffuso, e oggi non ne possiamo fare a meno. Questo vuol dire che tra qualche anno, magari, ci sarà un’altra introduzione di qualche altro strumento che ci esporrà comunque a dei rischi.
Il problema principale in questi casi è, da un lato, come sempre, il rischio che vengano prelevate informazioni dirette da un dispositivo e, in altri casi, che ci si trovi di fronte ad accessi indesiderati. Purtroppo, le problematiche possono arrivare da più fronti, sia dalle applicazioni che noi volutamente scarichiamo, sia, in altri casi, per malware o virus di vario tipo. Chiaramente, la cosa essenziale è sempre prestare attenzione ai dispositivi che si aggiungono alla propria rete, a quello che si va a scaricare sul proprio dispositivo e, chiaramente, agli accessi che vengono effettuati. Ci sono varie modalità per procedere, ma una cosa essenziale è sempre avere un livello di attenzione molto elevato.