
Amazon, è la fine di un'era: cambia tutto
Un cambiamento significativo si sta aprendo all’orizzonte per i clienti di Amazon: il gigante dell’e-commerce sta per ridurre il periodo di reso.
No, non è una bella notizia. Sarebbe impossibile dire il contrario dal momento che uno dei punti di forza di Amazon è sempre stato questo. Adesso, con questa novità, sia per gli articoli venduti direttamente che per quelli dei partner, cambierà ogni cosa.
Questo dimezzamento del tempo per il “ripensamento” del cliente allinea molte categorie che finora erano rimaste escluse dalla politica di marzo 2024, equiparandole ora alle condizioni applicate all’elettronica di consumo e settori affini.
Addio al reso Amazon: cambia tutto
Questa mossa mira a contrastare l’abitudine di alcuni utenti di acquistare prodotti per provarli o, in certi casi, usarli per poi restituirli, spesso evitando anche i costi di reso. Si tratta, a tutti gli effetti, di un abuso della politica di Amazon orientata alla “assoluta soddisfazione del cliente”, trasformandosi in una sorta di “noleggio gratuito” di ogni genere di articolo. Una pratica che la filiale italiana del colosso di Jeff Bezos non intende più tollerare.

L’indiscrezione è emersa in queste ore, la questione però è veramente veloce e dovrebbe essere attiva già in questi giorni. Successivamente, Amazon ha dichiarato qualcosa che potrebbe essere letta come una sorta di conferma: “Stiamo modificando la finestra di reso per alcune categorie di prodotti selezionate. La politica di reso e la data entro cui è possibile effettuare il reso restano chiaramente indicate sotto il prezzo del prodotto.”
Ci si aspetta, a questo punto, un comunicato ufficiale e pubblico entro breve. D’ora in poi, anche categorie come libri, giocattoli, elettrodomestici, articoli per la persona, fai da te e prodotti video avranno un periodo di reso di 14 giorni, ovvero il minimo sindacale previsto dal codice del consumo italiano. Sarà quindi ancora più importante prestare attenzione all’indicazione dei giorni utili per il reso, che rimarrà comunque ben visibile nella pagina di ogni prodotto. È plausibile che una minoranza di articoli possa mantenere i 30 giorni, ma la maggior parte transiterà ai 14.
Questo cambiamento sarà accolto con grande favore dalla maggior parte dei venditori terzi che operano sulla piattaforma Amazon. Non possedendo la stessa capacità finanziaria del gigante, sono stati loro i più colpiti dalle politiche di reso “generose” di Amazon e dagli abusi di chi acquistava, usava e poi restituiva prodotti. Questa pratica costringeva le piccole e medie imprese a rivendere articoli non più come nuovi, ma come ricondizionati o usati, subendo perdite economiche significative. Però è la fine di un’era perché Amazon sta praticamente scardinando poco a poco tutti quelli che sono gli elementi che hanno sempre fatto del suo e-commerce il più utilizzato, le cose potrebbero diventare sempre più restrittive dunque.