
Pubblica le chat private e le condivide con gli altri utenti (mistergadget.tech)
L’intelligenza artificiale spaventa, come è normale, un prodotto nuovo, potenzialmente capace di qualsiasi cosa, sicuramente un nodo cruciale.
Adesso però c’è una notizia preoccupante che sta mettendo in allerta gli utenti di Meta AI: la condivisione involontaria delle proprie chat private, rendendole visibili a tutti nello spazio pubblico della piattaforma. Questo errore crea seri rischi per la privacy e la sicurezza personale.
Chi utilizza Meta AI, l’intelligenza artificiale di Meta simile a ChatGPT o Gemini, spesso parte dal presupposto che le proprie conversazioni siano riservate. L’app permette di fare domande, ricevere risposte testuali e generare immagini. Una cosa che non tutti hanno notato però è che include una sezione chiamata “Scopri” (o “Discover”) dove è possibile visualizzare le interazioni pubblicate da altri utenti.
Meta Ai pubblica le chat private degli utenti e scoppia il caos
Molti utilizzatori dell’Ai, anche moderatamente esperti, non si sono assolutamente resi conto che, premendo il pulsante di condivisione in cima alla chat, i propri scambi con l’AI possono diventare pubblici e questo sta determinando dei danni non di poco conto.

Il problema è ben più esteso di quanto si potesse prevedere: le chat condivise contengono spesso informazioni intime e personali, come dati sanitari, fiscali, indirizzi di casa, richieste scolastiche complesse o addirittura confessioni molto private. Questa pratica, anche se non è direttamente correlata al funzionamento del sistema, è comunque uno degli elementi che tutti temevano proprio circa l’uso dell’AI. Il design dell’app induce in errore, quindi è vero che non è “colpa” di Meta o di Whatsapp ma di fatto quello che sta accadendo evidenzia un grave problema, c’è qualcosa che non è stato strutturato nel modo giusto.
Rachel Tobac, CEO della società di cybersecurity Social Proof Security, ha spiegato che “se le aspettative degli utenti sul funzionamento di uno strumento non corrispondono alla realtà, si crea un enorme problema di esperienza utente e di sicurezza”.
Meta, dal canto suo, ribadisce che ogni chat è privata per impostazione predefinita e che è sempre possibile ritirare una condivisione effettuata per errore. Inoltre, prima della pubblicazione, l’app mostra un avviso che invita a non inserire informazioni personali o sensibili. Cosa che, come dimostrano i fatti, è servita a ben poco.
Come ha spiegato Calli Schroeder, consulente senior dell’Electronic Privacy Information Center, a Wired USA: “Nessuno di noi sa veramente come vengono utilizzate tutte queste informazioni. L’unica cosa che sappiamo per certo è che non rimangono tra te e l’app. Vengono condivise con altre persone, almeno con Meta.” La cosa importante dunque, come spesso ribadito, è fare attenzione soprattutto se si va ad utilizzare uno strumento nuovo.