
App spia insospettabili (mistergadget.tech)
La cybersicurezza è una battaglia continua che ci impone una vigilanza costante. Il nostro obiettivo primario: evitare di cadere nelle trappole degli hacker.
In questo scenario, gli smartphone sono, senza dubbio, il bersaglio preferito. Questo non sorprende, considerando quante ore al giorno li teniamo in mano e quanto siano diventati indispensabili. Uno degli aspetti che più ci preoccupa è il tracciamento dei movimenti. Esistono decine di applicazioni, tutte legali e disponibili sia sull’App Store di iOS che sul Play Store di Google, che operano in background salvando le nostre posizioni più recenti.
Basta un click distratto su “Consenti”, magari per sbaglio o senza pensarci troppo, e il gioco è fatto: stiamo fornendo dati in tempo reale a questi software. Se l’idea che un’applicazione conosca i tuoi spostamenti ti mette a disagio, c’è una soluzione: esistono tre categorie di app che dovresti considerare di rimuovere immediatamente dal tuo dispositivo.
App spia, tutti le abbiamo sullo smartphone senza saperlo
Se l’idea che un software monitori la tua posizione in ogni momento è inaccettabile, ci sono alcune tipologie di applicazioni che dovrebbero finire dritte nella tua “lista nera” ed essere disinstallate il prima possibile dal tuo smartphone.

Le principali oggi sono quelle per lo sport a largo spettro che vanno molto di moda e che ovviamente hanno bisogno dei dati epr elaborare le richieste.Appena installate, queste applicazioni chiedono il permesso di tracciare la tua posizione per fornire consigli utili per il jogging, calcolare distanze, monitorare le prestazioni e così via. Se l’app proviene da un fornitore poco conosciuto, il rischio che i tuoi dati vengano utilizzati in modo inappropriato aumenta notevolmente.
Altrettanto importanti sono le app di navigazione come Google Maps o Mappe di Apple. In questo caso, è normale che il tracciamento della posizione in tempo reale sia attivo per guidarti. Tuttavia, il problema emerge quando la cronologia dei luoghi visitati e dei percorsi effettuati viene memorizzata e, in alcuni casi, fornita agli inserzionisti, creando una sorta di “diario segreto” dei tuoi spostamenti.
È chiaro, quindi, quanto sia cruciale agire con attenzione. La sicurezza dei nostri dati non dipende solo da minacce esterne come gli hacker, ma anche da scelte interne: le impostazioni che salviamo e i permessi che concediamo. Spesso, è una semplice distrazione a esporci a rischi.
Quindi, è importante ricordare che, per tracciare la tua posizione, queste app richiedono il tuo consenso al momento dell’installazione. Se ti rendi conto di aver dato l’ok per errore o senza pensarci troppo, sappi che puoi rimediare. Basta andare nelle impostazioni del tuo smartphone, sia esso Android o iOS, e revocare i permessi concessi. Questa è un’alternativa intelligente che ti permette di continuare a usare le app che ti servono, ma senza che la tua posizione venga costantemente monitorata.