Un PC handheld può sostituire un PC desktop da gaming? (mistergadget.tech)
Potenza contro portabilità: analizziamo i pro e i contro per aiutarti a scegliere la piattaforma giusta per le tue esigenze, che tu sia un pendolare o un gamer da postazione fissa.
I PC handheld sono protagonisti del mercato da decenni, fin dall’enorme successo del primo Nintendo Game Boy. Ricordo ancora il mio primo Game Boy a metà degli anni ’90, un modello senza retroilluminazione che mi costringeva a giocare a Pokémon Rosso appoggiato al finestrino dell’auto di mia madre, sfruttando la luce dei lampioni. Naturalmente, da allora i dispositivi portatili hanno fatto passi da gigante, così come il gaming in generale. Se potessi mostrare al me stesso di allora Cyberpunk 2077 in esecuzione con il ray tracing attivo sulla mia NVIDIA RTX 4080, probabilmente penserebbe che io sia un alieno.
L’impatto grafico e la complessità dei videogiochi si sono evoluti a tal punto che, con la tecnologia odierna, alcuni titoli moderni sono quasi indistinguibili dalla realtà a un primo sguardo. Chiaramente, questo livello di realismo è appannaggio di PC potentissimi, ma cosa succede nel mondo del gaming in mobilità? Ad esempio, potresti davvero pensare di sostituire la tua postazione fissa con uno Steam Deck o con il futuro successore di Nintendo Switch?
Tecnicamente parlando, la risposta è sì: un PC handheld può darti accesso a gran parte delle librerie di giochi per PC. Tuttavia, le specifiche tecniche e il livello di versatilità di un PC handheld sono nettamente inferiori a quelli di un PC desktop dedicato o persino di un buon laptop, i quali a loro volta presentano vantaggi e svantaggi specifici. La scelta migliore per te non può essere presa alla leggera. Ogni configurazione si adatta a esigenze diverse, e il tuo compito è capire quale possa davvero migliorare la tua esperienza di gioco. Analizziamo i dettagli per aiutarti a decidere.
Il punto di forza più evidente dei PC handheld è la loro mobilità. Questo è possibile grazie a una batteria interna, che ti permette di giocare durante gli spostamenti quotidiani. Tieni presente, però, che i giochi più esigenti dal punto di vista grafico consumeranno la batteria molto più velocemente, e l’autonomia varia molto da un dispositivo all’altro.
Parlando di hardware, non aspettarti miracoli, ma nemmeno la qualità visiva di una vecchia PSP. Il mio Steam Deck, ad esempio, monta uno schermo da 1280×800 pixel con una frequenza di aggiornamento di 90Hz, 16 GB di RAM LPDDR5 e prestazioni che, esclusa la risoluzione 4K, sono considerate paragonabili a quelle delle console della scorsa generazione (PS4, Xbox One). Detto questo, non sperare di raggiungere le prestazioni delle console attuali: persino la mia Xbox Series S è notevolmente più potente del mio Steam Deck.
Infine, c’è la libreria di giochi. Apprezzo molto lo Steam Deck perché mi dà accesso al mio account Steam e a tutti i giochi disponibili sulla piattaforma, oltre a offrire ottime capacità di emulazione per i titoli rétro, dove la potenza grafica non è un problema. D’altra parte, una console come Nintendo Switch offre una libreria di esclusive che normalmente non troveresti su PC. Esistono anche alternative eccellenti come l’ASUS ROG Ally X, che vanta un display a 1080p con refresh rate di 120Hz. Sebbene per alcuni questo sia un grande vantaggio, nella mia esperienza la differenza tra 800p e 1080p su uno schermo così piccolo e durante un viaggio in treno è quasi trascurabile.
Se desideri il massimo della versatilità, delle prestazioni e della longevità, la scelta non può che ricadere su un PC desktop. Naturalmente, tutta questa potenza ha un costo. Nel mio caso, un costo letterale, dato che per assemblare la mia attuale configurazione ho speso più di quanto avrei speso per un’auto usata. Grazie alla loro natura modulare, i PC da gioco offrono una varietà quasi illimitata di componenti. La mia build attuale vale diverse migliaia di euro e mi permette di giocare a quasi tutto in risoluzione 4K con un framerate stabile sopra i 60 FPS. Ovviamente, il costo è molto più alto di una PS5, per non parlare di uno Steam Deck, che parte da circa 400€. Il compromesso, però, è la versatilità che solo un vero computer può offrire, senza contare la differenza tra assemblare un PC da soli e acquistarne uno preassemblato.
La vedo come una questione di necessità. Lavorando da casa come scrittore, traggo enormi vantaggi da un PC desktop di fascia alta assemblato da me, che so già mi durerà per molti anni. Mi garantisce sicurezza lavorativa e allo stesso tempo è uno sfogo per il mio hobby. In questo senso, considero la spesa un investimento. Questo duplice scopo non potrebbe mai essere soddisfatto da un PC handheld (a meno di non considerare un laptop da gioco, che però ha i suoi limiti). I portatili, infatti, non sono aggiornabili come i desktop e mancano di quella versatilità a lungo termine. Se la mia configurazione desktop presenta un “collo di bottiglia”, posso sostituire un singolo componente invece dell’intero sistema, risparmiando denaro nel tempo.
La scelta quindi dipende da tre fattori fondamentali: il tuo budget, le tue esigenze di gioco (in termini di libreria e grafica) e il bisogno di versatilità.
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