
Il display esterno di Motorola Razr 60 Ultra è da 4" (mistergadget.tech)
Il mercato degli smartphone pieghevoli sta attraversando una fase di maturazione interessante. Se fino a qualche anno fa bastava riuscire a piegare uno schermo senza farlo esplodere per conquistare titoli sui giornali, oggi la musica è cambiata. I consumatori hanno iniziato a pretendere prestazioni all’altezza dei flagship tradizionali, autonomie decenti e, soprattutto, un software che sappia sfruttare le peculiarità del form factor: sembra la carta di identità di Motorola Razr 60 Ultra.
+ Design elegante
+ Software ottimizzato
+ Autonomia sorprendente
– Fotocamera frontale migliorabile
– IA che non supporta ancora risposte in italiano
– Alcuni aspetti da perfezionare
Indice
Motorola rinova la sua visione del flip phone perfetto con il Razr 60 Ultra, un dispositivo che sulla carta promette tutto quello che un utente moderno potrebbe desiderare: design ricercato, intelligenza artificiale integrata e un display esterno che fa impallidire la concorrenza. Dopo tre settimane di prova possiamo dire che non tutto è perfetto, ma in un quadro competitivo molto articolato questa è senza dubbio una delle migliori proposte disponibili.
Design e costruzione
Il Motorola Razr 60 Ultra è semplicemente splendido da guardare e ancora più piacevole da maneggiare. Con dimensioni di 171,48 x 73,99 x 7,29 mm da aperto e 88,12 x 73,99 x 15,69 mm da chiuso, questo dispositivo riesce a essere estremamente compatto quando piegato pur offrendo un display generoso una volta aperto. I 199 grammi di peso sono ben distribuiti e rendono il telefono piacevole da impugnare senza mai risultare pesante o sbilanciato. Motorola ha fatto un lavoro eccellente nel bilanciare robustezza e eleganza, creando un oggetto che fa girare la testa ovunque lo si estragga.
Un aspetto tecnico di rilievo è la certificazione IP48, che garantisce resistenza all’immersione fino a 1,5 metri di acqua dolce per 30 minuti e protezione dalla polvere. Si tratta di una caratteristica non scontata nel mondo dei pieghevoli, dove molti concorrenti si limitano alla sola resistenza all’acqua.

La nuova piastra della cerniera rinforzata in titanio, quattro volte più resistente dell’acciaio inossidabile chirurgico, è progettata per resistere fino al 35% in più di piegature rispetto alla generazione precedente.
La finitura stondata conferisce un aspetto sobrio ed elegante, anche se quando lo si confronta direttamente con il Galaxy Z Flip di Samsung, emergono filosofie di design diverse. Samsung ha osato con linee più decise e moderne, mentre Motorola ha preferito un approccio più classico. Non è questione di giusto o sbagliato, ma di gusti personali. Chi ama lo stile senza tempo apprezzerà la scelta di Motorola, chi cerca l’ultimo grido stilistico potrebbe preferire l’approccio Samsung.
I materiali utilizzati sono di primissima qualità e la sensazione al tatto conferma che ci troviamo di fronte a un prodotto premium. La versione testata offre finiture uniche in legno, abbinata a colori Pantone appositamente selezionati.
Display ed esperienza visiva
Il display esterno del Razr 60 Ultra rappresenta probabilmente il punto più alto dell’intero progetto. Con i suoi 4 pollici è il più grande disponibile sul mercato e, soprattutto, il più funzionale e versatile. Il pannello OLED offre refresh rate a 165Hz e protezione Corning Gorilla Glass Ceramic, che garantisce una resistenza agli urti migliorata fino a 10 volte rispetto ai materiali tradizionali. La possibilità di aprire qualsiasi applicazione senza limitazioni trasforma completamente l’esperienza d’uso, permettendo di utilizzare lo smartphone in modalità compatta per la maggior parte delle attività quotidiane.
Questa caratteristica da sola vale il prezzo del biglietto. Poter rispondere ai messaggi, controllare le mappe, gestire la musica o perfino guardare video senza dover aprire il telefono cambia radicalmente il modo di interagire con il dispositivo. È una di quelle funzioni che, una volta provate, rendono difficile tornare indietro.

Il pannello principale da 7 pollici, una volta aperto, offre una qualità visiva eccellente con una risoluzione di 1224 x 2912 pixel (464 PPI) e certificazione Pantone Validated per colori realistici e fedeli. La tecnologia pOLED LTPO supporta refresh rate fino a 165Hz, HDR10+, profondità colore a 10 bit e una luminosità di picco di 4500 nit che garantisce visibilità perfetta anche sotto la luce diretta del sole. I bordi sono stati ridotti del 20% rispetto alla generazione precedente, massimizzando l’area utile del display.
La piega centrale, croce e delizia di tutti gli smartphone pieghevoli, è ben gestita e si nota molto meno rispetto alle prime generazioni di questi dispositivi. Motorola ha fatto progressi significativi nel minimizzare questo aspetto, al punto che durante l’utilizzo normale praticamente scompare e non ci si fa più caso.

Però, come spesso abbiamo sottolineato, non possiamo nemmeno pretendere l’impossibile, perché stiamo parlando di materiale simile al vetro che si piega a metà, si possono fare cose complicate ma non miracoli: la piega in qualche modo si vede, ma il minimo indispensabile.
Fotocamera e video
Il Razr 60 Ultra rappresenta il primo smartphone pieghevole con un sistema di tre fotocamere da 50MP, una configurazione che segna un netto miglioramento nell’approccio fotografico di Motorola. Il sensore principale da 50MP con apertura f/1.8 e stabilizzazione ottica (OIS) si comporta egregiamente in quasi tutte le condizioni di luce.
I progressi rispetto alla generazione precedente sono tangibili e significativi: le foto risultano dettagliate, con colori naturali e una gestione della luce che raramente delude. La sensibilità alla luce è 4 volte superiore grazie a pixel più grandi del 25%.
Il sensore ultrawide da 50MP con apertura f/2.2 e campo visivo di 120° fa il suo dovere quando c’è abbondanza di luce, ma mostra comprensibili limiti nelle situazioni più impegnative. Al buio le prestazioni calano sensibilmente, producendo immagini meno definite. Una limitazione comprensibile considerando i vincoli di spazio di un dispositivo pieghevole, ma che si fa comunque sentire nell’uso quotidiano. Questo sensore funge anche da macro per scatti ravvicinati.

La mancanza di un teleobiettivo rappresenta l’altra grande assenza del comparto fotografico. Trattandosi di un dispositivo da 999 euro, ci si aspetterebbe almeno un modesto zoom ottico, ma i vincoli del form factor pieghevole rendono questa feature complessa da implementare senza compromessi eccessivi.
La fotocamera frontale da 50MP, pur disponendo di un sensore generoso, non raggiunge l’eccellenza che ci si aspetterebbe. I selfie risultano discreti ma non eccezionali, con un margine di miglioramento considerevole. Per un dispositivo che sembra rivolgersi anche a un pubblico attento alla qualità dei selfie, questa è una lacuna che si avverte. C’è però una soluzione molto smart e molto comoda: tenendo il telefono chiuso e sfruttando il display esterno come mirino, si può usare il sensore principale anche per i selfie.

Sul fronte video, il dispositivo può registrare in 8K a 30fps con risoluzione 7680×4320 pixel, e in 4K standard. Nonostante questi numeri impressionanti e i miglioramenti dell’ultimo periodo, Motorola non riesce ancora a raggiungere la qualità dei suoi concorrenti principali.
Gli ingredienti ci sono tutti, ma evidentemente serve ancora un po’ di lavoro nell’elaborazione software per ottenere risultati davvero competitivi. Le funzioni AI includono Stile Personale per ottimizzare le foto e Foto di Gruppo che fonde i momenti migliori per evitare occhi chiusi.
Prestazioni e software
Il cuore del Razr 60 Ultra è lo Snapdragon 8 Elite a 3nm di Qualcomm, il processore più avanzato attualmente disponibile, affiancato da 12 o 16GB di RAM LPDDR5X a 9600 Mbps e 512GB o 1 TB di storage UFS 4.0. Sulla carta si tratta di una configurazione da top di gamma assoluto, e nella maggior parte delle situazioni le prestazioni sono effettivamente eccellenti. L’interfaccia utente, basata su Android 15 con personalizzazioni Motorola, rappresenta uno degli aspetti più convincenti dell’intero pacchetto.
Motorola ha creato un software elegante, funzionale e altamente personalizzabile che migliora sensibilmente l’esperienza stock di Android senza appesantirla. La cura nell’ottimizzazione per il display esterno è particolarmente evidente e rende l’uso quotidiano del dispositivo molto più pratico rispetto ai concorrenti. Sono disponibili pannelli personalizzabili per informazioni di contatto, streaming musicale, app di comunicazione e visualizzazioni dettagliate del meteo.

Il tasto dedicato all’intelligenza artificiale Moto AI è un’aggiunta intelligente e ben posizionata. Il sistema di aggregazione di diversi motori AI funziona bene e include funzioni come Next Move (che riconosce il contenuto sullo schermo e fornisce suggerimenti contestuali), Playlist Studio per creare playlist tematiche e Image Studio per contenuti visivi. L’integrazione con Gemini Advanced di Google offre accesso all’AI di nuova generazione per tre mesi. Al momento presenta ancora alcune limitazioni linguistiche: comprende perfettamente l’italiano ma risponde solo in inglese, spagnolo e portoghese.
Le prestazioni pure rappresentano l’area dove si concentrano i principali margini di miglioramento. Nonostante il processore potente, il dispositivo occasionalmente va in confusione in determinate situazioni, soprattutto quando collegato ad Android Auto in modalità wireless. In queste circostanze, il surriscaldamento diventa un problema concreto che compromette l’esperienza d’uso. È evidente che l’ottimizzazione del processore può ancora essere perfezionata, perché il dispositivo fatica in situazioni che dovrebbe gestire agevolmente.
Autonomia e ricarica
Il Razr 60 Ultra è equipaggiato con una batteria da 4700 mAh che, per essere un dispositivo pieghevole con due display, offre un’autonomia decisamente convincente. Motorola è riuscita a bilanciare bene il consumo energetico tra i due pannelli, permettendo di arrivare a sera senza problemi durante un uso normale e garantendo oltre un giorno e mezzo di utilizzo con una singola carica in condizioni ottimali.
Sfruttando intensivamente entrambi gli schermi e le funzioni AI, la durata si riduce, ma rimane comunque molto accettabile per la categoria. Il sistema include connettività 5G, WiFi 7, Bluetooth 5.4, GPS, NFC e supporto per dual SIM (Nano-SIM + eSIM), tutte caratteristiche che contribuiscono a un consumo energetico ben gestito.

La ricarica TurboPower da 68W non è la più veloce del mercato, ma è sufficientemente rapida da garantire una ricarica completa in 40 minuti. È disponibile anche la ricarica wireless a 30W, doppia rispetto alla generazione precedente, che aggiunge praticità all’uso quotidiano. Motorola ha preferito puntare sulla sicurezza e sulla longevità della batteria piuttosto che su velocità estreme, una scelta ragionevole per un dispositivo di questo tipo.
L’ottimizzazione energetica del software contribuisce significativamente a questi risultati positivi, dimostrando che Motorola ha lavorato bene sull’integrazione hardware-software.
Che faccio, lo compro?
Il Motorola Razr 60 Ultra è un dispositivo che lascia sensazioni positive ma anche la consapevolezza che si poteva fare qualcosa in più. Da un lato offre un design raffinato, un display esterno rivoluzionario e un software ben curato.
Dall’altro presenta ancora margini di miglioramento nelle prestazioni e in alcuni aspetti del comparto fotografico. La verità è che Motorola ha creato un ottimo smartphone pieghevoli con tutti gli ingredienti per essere eccellente.
Serve solo un po’ più di lavoro di fino per trasformare un buon prodotto in un grande prodotto. Il confronto con il Galaxy Z Flip di Samsung rimane serrato, e la scelta finale dipenderà molto dalle priorità individuali.
Però è evidente che dal nostro punto di vista la valutazione complessiva di Motorola Razr 60 Ultra è estremamente positiva. Il prezzo ufficiale di 1.249 euro è sicuramente importante, ma se si considera che oggi online è facilissimo trovarlo a 999 euro, la tentazione diventa grande.
