
Se hai ricevuto questa notifica hai poco tempo per agire (mistergadget.tech)
Capita a molti di ricevere messaggi che parlano di un blocco dell’account, anche senza spiegazioni precise, e questo di solito manda gli utenti nel panico.
È comprensibile: oggi usiamo un sacco di account per quasi tutto, quindi se ci troviamo di fronte a un blocco improvviso o a una limitazione d’uso di un sistema, andiamo facilmente in difficoltà .
In questo momento, gli utenti stanno segnalando l’ennesima truffa che riguarda proprio questo. Nello specifico, non si tratta di un vero blocco dell’account, ma di una strategia messa in atto tramite un messaggio che recita: “Abbiamo deciso di eliminare il tuo account, poiché abbiamo ricevuto diverse segnalazioni dagli utenti. Firmato: Meta AI“. Approfittando del fatto che in questo periodo è stata introdotta l’intelligenza artificiale, e che gli utenti si trovano a dover fare una serie di procedure cliccando online, è stato usato questo sistema per spingere facilmente l’utente a cliccare ed evitare la disattivazione. È chiaro a tutti che quel link non nasconde un sistema reale di blocco e ripristino, ma piuttosto un modo molto semplice per gli hacker di rubare email, password, indirizzo IP e codici di autenticazione di vario tipo.
Nuova truffa: “account bloccato”
Questo tipo di attacco è quello che viene definito spoofing, e di solito arriva tramite email. È un attacco informatico che ha come obiettivo sia quello di rubare l’identità che di colpire economicamente l’utente finale. Ovviamente, questo è solo un esempio: un messaggio simile può arrivare legato al profilo di Facebook, Instagram, WhatsApp o a qualunque altro tipo di account, che si tratti di banche, enti o siti famosi come quello dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate, insomma, tutti strumenti che usiamo quotidianamente.

La cosa importante è non abbassare mai la guardia: fare attenzione, non condividere dati personali, non rispondere velocemente a questi messaggi e prestare sempre la massima allerta. L’unico sistema che abbiamo, realisticamente, per difenderci è informare gli utenti ed essere consapevoli delle azioni che si svolgono online, facendo tutto ciò che è in nostro potere per limitare i danni. Non c’è un altro metodo, perché, nonostante tutte le informazioni raccolte dalle forze dell’ordine e gli enormi sforzi fatti, risulta veramente difficile arginare il problema, se non impossibile.
Quello che si può fare è agire in maniera preventiva, soprattutto quando si sono già attuate pratiche possibilmente pericolose, come aprire messaggi, email, cliccare su link. In caso di eventi già determinati è importante rivolgersi alla Polizia Postale segnalando quanto accaduto.