
Messaggio improvviso da Whatsapp, è una truffa? (mistergadget.tech)
In queste ore, molti utenti hanno ricevuto un messaggio da WhatsApp e, comprensibilmente, è subito scattata la preoccupazione per una possibile truffa.
Dato che si parla continuamente di frodi online, e ci viene sempre raccomandato di non rispondere a messaggi sospetti e di diffidare delle comunicazioni non verificate, è chiaro che ricevere un messaggio direttamente all’interno della chat di WhatsApp — proprio dove ci sono le conversazioni con amici, parenti e colleghi — abbia generato ansia.
Ebbene, si tratta di un avviso che è stato lanciato direttamente da WhatsApp. Quindi, in questo caso, non parliamo di una frode: non c’è alcun motivo di credere che si tratti di una truffa, è una questione perfettamente lecita e gli utenti possono tirare un sospiro di sollievo. Certo, è sempre bene tenere alta la guardia: meglio fare qualche ricerca online, chiedere agli esperti del settore, piuttosto che fidarsi ciecamente di ciò che si riceve.
Whatsapp, arriva un messaggio improvviso: cos’è e perché lo stiamo ricevendo
La comunicazione in questione, in realtà, non è nuova. Ne abbiamo parlato più volte nelle scorse settimane: si tratta dell’introduzione del PIN e di un nuovo sistema di sicurezza che si aggiunge alla crittografia end-to-end. Nel messaggio si legge: “Nessun altro, nemmeno WhatsApp, può visualizzare i tuoi messaggi personali”. È una comunicazione aggiuntiva che serve a rassicurare gli utenti proprio in un momento molto delicato, dato che stiamo assistendo a un boom storico di truffe online.

Il messaggio rimanda poi a una pagina interna con le policy sulla crittografia end-to-end di WhatsApp, che è estesa e quindi molto sicura. Leggendola, non si riscontrano grandi variazioni, ma questo passaggio è sicuramente importante per una questione puramente informativa.
“La crittografia end-to-end protegge le chiamate e i messaggi personali tra te e la persona con cui stai comunicando. Nessuno al di fuori della chat, nemmeno WhatsApp, può leggerne, ascoltarne o condividerne il contenuto. Con la crittografia end-to-end, i tuoi messaggi sono protetti con un lucchetto, e solo tu e il destinatario avete la chiave speciale necessaria per sbloccarli e leggerli” chiarisce la comunicazione.
L’origine esatta di quest’ultimo messaggio non è del tutto chiara, ma l’ipotesi più plausibile lo collega alla nuova policy di Meta sull’uso dei dati per l’intelligenza artificiale. Il 27 maggio è scaduto il termine per opporsi a Meta sull’utilizzo dei tuoi dati personali per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale. Bisogna fare qualcosa? No, se non si hanno particolari necessità. Per chi volesse bloccare l’uso dei dati da parte di Meta AI è disponibile il modulo direttamente online sul social di Meta. Va ricordato, in ogni caso, che questo blocco non sarà retroattivo essendo scaduto il termine ultimo a maggio.