
Il Virus si propaga con Whatsapp (MisterGadget.tech)
Un attacco senza precedenti sta mettendo in allarme gli utenti di WhatsApp, che ora cercano di capire cosa significhi e come potersi difendere.
Questa volta, WhatsApp si trova nel mezzo di una vicenda seria e preoccupante, le cui ripercussioni si stanno facendo sentire a livello internazionale. È una situazione delicata, che scuote la fiducia di milioni di persone abituate a considerare WhatsApp uno strumento affidabile, sicuro e facile da usare. Purtroppo, però, come accade con ogni applicazione e infrastruttura presente nel vasto mondo di internet, anche le piattaforme più consolidate possono, in determinate circostanze, diventare bersaglio di sofisticati attacchi informatici.
È proprio quello che è successo a WhatsApp qualche anno fa, quando si è trovata a fronteggiare la minaccia dello spyware Pegasus. Era il 2019, e quell’evento ha creato problemi seri a un numero considerevole di utenti, con conseguenze significative sull’immagine e sulla percezione di sicurezza di questa applicazione così diffusa.
Attacco su Whatsapp: rischi di perdere tutto
In pratica, un gruppo di hacker molto esperti aveva sviluppato e poi usato un attacco mirato che permetteva di installare questo insidioso spyware semplicemente quando un utente riceveva una chiamata via WhatsApp. L’aspetto più allarmante era che l’infezione avveniva anche senza che l’utente rispondesse alla chiamata, rendendo l’attacco subdolo e praticamente invisibile. Lo spyware si insinuava silenziosamente nel dispositivo, aprendo le porte a una sorveglianza completa e non autorizzata.

WhatsApp ha subito collaborato a stretto contatto con le autorità competenti per capire la portata della vulnerabilità , mettere in atto le contromisure necessarie e avviare un’indagine approfondita sull’accaduto. Vista la gravità dell’attacco, la questione è finita in tribunale, con una serie di risvolti legali che hanno avuto effetti fino ad oggi. Sicuramente, la vicenda è molto più delicata di quanto si potesse immaginare all’inizio, perché si parla delle potenziali conseguenze di un attacco di questa portata, capace di compromettere la privacy e la sicurezza dei dati personali di tantissime persone.
Ciò che rende la situazione particolarmente complessa da gestire è che ci troviamo di fronte a indicazioni di sicurezza che, per quanto importanti, sono piuttosto standard: fare attenzione a non cliccare su link sospetti, non rispondere a chiamate da sconosciuti, non leggere messaggi strani e, in generale, evitare di condividere informazioni personali in contesti non sicuri.
Tuttavia, quando la minaccia si manifesta in modo così silenzioso e pervasivo, come nel caso di Pegasus, in cui l’utente non deve nemmeno compiere azioni rischiose per essere compromesso, è chiaro a tutti che stiamo parlando di qualcosa di veramente difficile da contrastare e intercettare con le normali pratiche di prudenza digitale. La consapevolezza di questa vulnerabilità ha inevitabilmente instillato un senso di incertezza tra gli utenti, sottolineando quanto sia cruciale la costante vigilanza e l’aggiornamento dei sistemi di sicurezza da parte delle piattaforme di comunicazione.