
Paghi con carta e ti trovi dopo 24 ore 300 euro in meno sul conto (mistergadget.tech)
Oggi le truffe sono largamente diffuse, non solo online ma anche offline, e uno degli esempi più preoccupanti riguarda proprio la questione legata al bancomat.
È chiaro che i sistemi di pagamento e gli strumenti finanziari odierni, così largamente utilizzati, sono diventati un punto di grande attenzione per i raggiri di questo tipo. L’ultima minaccia riguarda una truffa specifica che colpisce il bancomat, e in maniera specifica ciò che accade nelle 24 ore successive a un pagamento effettuato all’interno di un negozio, come un supermercato.
Gli utenti, infatti, hanno segnalato di aver effettuato un pagamento e di aver notato successivamente un furto improvviso di denaro, o meglio, un addebito intorno ai 300 euro che compare tra le voci presenti all’interno del proprio saldo. Si tratta di un pagamento che sembra essere digitale, ed è chiaro quindi come sia scattata subito l’allerta, soprattutto facendo riferimento ai cybercriminali che oggi, purtroppo, stanno perfezionando sempre di più gli strumenti tecnologici utilizzandoli per scopi illeciti.
Truffa della carta bianca: ti trovi un addebito improvviso
In pratica, è facile determinare come possa avvenire una clonazione del bancomat. Tendenzialmente, in luoghi affollati come un supermercato, dove magari l’utente non si aspetta che avvenga una cosa del genere, grazie a dispositivi particolarmente sofisticati e innovativi, i criminali, di fatto, con delle apparecchiature apposite note come skimmer, riescono a registrare i dati della carta di pagamento. Questi includono il numero, la data di scadenza, il codice di sicurezza e tutti gli elementi necessari per replicare su una “carta bianca”, ovvero su una scheda fasulla, tutti i dati utili per effettuare un vero e proprio pagamento fraudolento.

Ovviamente, è chiaro che la clonazione della carta avviene mediante una “white card”, ovvero una carta comunque dotata di banda magnetica e di un chip programmabile, che diventa a tutti gli effetti la copia esatta della carta che è stata clonata. I cittadini sono quindi vittime ignare di ciò che accade e, purtroppo, si ritrovano a scoprire solo successivamente degli addebiti diretti non autorizzati sulla propria carta e quindi visibili sul conto corrente. È chiaro che in questo caso bisogna denunciare subito e farlo presente sia all’ente bancario che alla Polizia Postale, poiché parliamo di un raggiro che potrebbe avere delle conseguenze economiche disastrose per le vittime.
Oggigiorno vengono fatti moltissimi controlli, sia dal punto di vista fisico – all’interno degli store e degli ATM – sia da parte delle banche stesse che monitorano le transazioni anomale. Tuttavia, è chiaro che anche online risulta veramente difficile arginare fenomeni di questo tipo che, purtroppo, sfruttano tutte le tecniche oggi disponibili, anche le più avanzate dal punto di vista tecnologico, per riuscire a mettere a segno colpi di questa portata. La prevenzione è fondamentale: è sempre consigliabile controllare regolarmente gli estratti conto, attivare le notifiche per ogni transazione e prestare massima attenzione quando si utilizzano i POS, verificando che non ci siano anomalie visibili o dispositivi aggiuntivi applicati al lettore.