
Test dello smartphone, se lo usi in questo modo potresti avere il phubbing (mistergadget.tech)
Tutti coloro che utilizzano uno smartphone dovrebbero fare questo semplice test per capire se soffrono di “phubbing” e, soprattutto, cosa fare.
Oggi ci troviamo con smartphone che ci occorrono praticamente per qualsiasi cosa: per telefonare, inviare messaggi, quindi per le comunicazioni in generale, ma ci servono anche per il lavoro, per la vita privata, per prendere appuntamenti, per prenotare viaggi e biglietti. In pratica, tutto quello che dobbiamo fare, dal gestire il credito all’accesso ai conti bancari, dalle prenotazioni per divertimenti alle cose importanti, passa tutto per lo smartphone. Tuttavia, l’utilizzo eccessivo del dispositivo può creare dei problemi, e molto spesso questi si riversano anche nelle relazioni.
Il test che non mente: se fa così è un phubber
Negli ultimi anni, si è iniziato a parlare proprio di phubbing, termine che unisce “phone” (telefono) e “snubbing” (ignorare). Significa ignorare, in pratica, la condizione in cui le persone tendono a trascurare gli altri, in particolare il proprio partner, perché devono controllare costantemente il dispositivo. Basta guardarci attorno per rendersi conto che questo è ormai già accaduto: le persone sono spesso col telefonino in mano. Se siamo all’interno di un mezzo di trasporto, sicuramente tutti guarderanno il telefono e raramente qualcuno scambierà quattro chiacchiere con il vicino di posto. Lo stesso accade nelle attese, magari dal medico o in qualunque ufficio pubblico.

Si parla di “phubber” facendo riferimento a coloro che mettono in atto questo comportamento. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso, che viene però nella maggior parte dei casi accettato, ma che dovrebbe essere inquadrato in una condizione differente in quanto può portare a una vera e propria dipendenza, senza considerare il risvolto della medaglia: la tendenza all’isolamento, il peggioramento dell’umore e anche della qualità di comunicazione.
La mancanza di autocontrollo può diventare preoccupante. Di base, tendiamo a immaginare che non ci siano problemi nell’utilizzare questi strumenti o che, magari, i problemi si riversino soprattutto sui minori, sui ragazzi che utilizzano sempre internet, il computer e il telefono. Ma in realtà è una questione che riguarda anche gli adulti e che porta a una condizione di disinteresse e distacco verso gli altri, a una svalutazione anche delle relazioni sociali, e che si traduce, molto semplicemente, in una mancanza di rispetto.
Secondo uno studio dell’Università Baylor negli Stati Uniti, su 453 adulti intervistati, il 46,3% ha subito il phubbing dal proprio partner, mentre il 22,6% ha affermato che questa abitudine è motivo di lite all’interno della coppia. Ovviamente questo non riguarda solo gli Stati Uniti, ma anche in Italia sicuramente molti utenti potranno riscontrare questo comportamento non solo all’interno della coppia intesa come rapporto interpersonale, ma anche con amici, conoscenti e in famiglia. L’utilizzo dei dispositivi elettronici, chiaramente, oggi accompagna le nostre vite, è ormai un dato di fatto, ma questo non vuol dire rinunciare a quelle che sono le modalità comunicative tradizionali.