
Controlla se c'è questo addebito sul tuo conto (mistergadget.tech)
Un nuovo e preoccupante attacco sta colpendo tantissimi utenti, prendendo di mira le password e, in generale, i dati di accesso che permettono di movimentare denaro.
Sappiamo quanto i dati possano essere sensibili e quanta attenzione sia necessaria oggi. Purtroppo, nonostante se ne parli con grande frequenza, si assiste a una serie di comportamenti del tutto inappropriati rispetto alle indicazioni ufficiali.
Esistono certamente moltissime possibilità e strumenti di difesa, anche per chi non ha la capacità di identificare il fenomeno autonomamente. La realtà dei fatti, però, è che ci troviamo di fronte a una condizione piuttosto allarmante. Le frodi che riguardano i dati, e in particolare gli elementi che consentono di accedere direttamente all’Home Banking, possono causare problemi gravissimi. Basti pensare che, una volta all’interno del conto, i criminali possono movimentare denaro con facilità, non solo grosse cifre, ma anche piccole somme ripetute nel tempo, che rischiano di essere ancora più pericolose perché meno evidenti.
Attacco hacker e dati di accesso finiti in rete
Il problema è che spesso non ci si rende conto di ciò che sta accadendo finché non è troppo tardi, ovvero quando il prelievo è diventato una costante. Addirittura, ci sono stati utenti che si sono accorti di truffe subite anni prima. In questo caso specifico, non facciamo riferimento a una singola truffa, ma piuttosto a un “hackeraggio” diffuso: i dati sono finiti in rete, sono stati resi pubblici e in particolare sono stati venduti sul Dark Web, diventando accessibili a chiunque sia entrato in contatto con questi elementi.

È fondamentale comprendere la portata del problema e soprattutto controllare se il proprio indirizzo email, o altre informazioni personali, sono trapelate. Capita molto spesso che anche Google condivida avvisi e messaggi con gli utenti, segnalando che una password è finita online. Eppure, i numeri parlano chiaro: la maggior parte delle persone, anche di fronte a una comunicazione ufficiale di Google che avvisa di una password violata, di fatto non fa nulla. Non cambiano la password e adottano comportamenti del tutto inappropriati, come utilizzare la stessa password per qualunque tipo di accesso.
Questo rende estremamente facile per i criminali entrare direttamente nei sistemi personali, senza contare ciò che può avvenire in altre circostanze: se le informazioni personali sono già nelle mani sbagliate, accedere ai sistemi di pagamento diventa un gioco da ragazzi.