
I tecnici riescono a identificarla, se rispondi è finita (mistergadget.tech)
Le truffe sono ormai una costante dei nostri giorni ed è davvero difficile identificarle, dato che seguono logiche precise ma si evolvono di continuo.
Nonostante il grande lavoro delle forze dell’ordine, è chiaro che siamo di fronte a un fenomeno difficile da spezzare e debellare del tutto. Questo perché le truffe oggi si avvalgono anche di sistemi notevolmente impattanti, basti pensare alla diffusione e all’uso inappropriato dell’intelligenza artificiale.
Un dato è certo: tutti gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale vengono impiegati soprattutto per sfruttare gli elementi di interesse comune. Una truffa, per funzionare bene e in modo rapido, deve colpire nel segno senza troppi fronzoli. Deve suscitare l’interesse della vittima, spingendola a una reazione immediata. Questo può riguardare questioni economiche, come movimenti di denaro dal conto corrente, o sollecitazioni che mirano a sfruttare le paure comuni. Allo stesso tempo, le truffe possono spingere sul lato emozionale, presentandosi come frodi amorose o facendo leva sui sentimenti dei genitori.
L’allarme truffa INPS e come proteggersi
Ovviamente, le casistiche sono molto diverse, ma spesso ci sono dei fili conduttori comuni. Ad esempio, i truffatori si spacciano per banche, agenzie come l’Agenzia delle Entrate o l’INPS, e quindi per enti di pubblica utilità. In questo momento, sta circolando velocemente una truffa che ha come nucleo centrale proprio l’INPS e che può essere molto pericolosa.

Infatti, nel momento in cui un hacker ha accesso diretto alle credenziali usate per entrare nel sito dell’INPS dell’utente, può persino effettuare il cambio dell’IBAN. Parliamo quindi di conseguenze molto gravi, che vanno ben oltre la semplice fuga di dati o la questione legata alle informazioni personali.
“I truffatori, utilizzando la tecnologia Voip (Voice over internet protocol) o un telefono Ip con Voip, che trasmette le chiamate sulla rete internet, telefonano nascondendosi dietro a dei reali numeri di telefono. Chi riceve la telefonata vede un numero o un nome sul display, che a volte è appartenente ad un reale contatto della rubrica o che è conosciuto perché magari è un numero usato dalla Banca o da Poste per comunicazioni di servizio” chiarisce la Polizia Postale invitando a fare attenzione.
“Fate attenzione e in caso di dubbio contattate la vostra banca, la filiale di Poste dove avete il conto o direttamente la Polizia di Stato al numero di emergenza 113 o NUE 1-1-2. Se vi rendete conto che è in atto un tentativo di truffa potete segnalarlo sul sito www.commissariatodips.it” per eventuali emergenze o in caso di truffa ormai conclamata da dover denunciare o approfondire.