
realme Gt7 si presenta con una combinazione tra batteria e processore (mistergadget.tech)
Il mercato degli smartphone è una giungla, un continuo rincorrersi di specifiche, design più o meno audaci e promesse di rivoluzioni tascabili. Ogni tanto, però, spunta un dispositivo che cerca di mettere ordine, o almeno di farsi notare con argomenti concreti.
Il Realme GT7 si presenta proprio con questa ambizione: un telefono che sulla carta ha parecchio da dire, soprattutto grazie a un cuore pulsante Mediatek che promette scintille e una batteria che sembra non voler morire mai. Ma andiamo con ordine, senza farci prendere da facili entusiasmi, e vediamo se questo GT7 è davvero il campione che Realme spera o solo un altro concorrente ben carrozzato.
+ Autonomia della batteria eccezionale
+ Ricarica ultra-rapida a 120W
+ Display AMOLED luminoso e fluido a 144Hz
+ Buona qualità costruttiva generale
– Software funzionale ma senza particolari innovazioni
– Dimensioni e peso importanti
Indice
Design
Partiamo dall’aspetto esteriore, perché l’occhio vuole la sua parte, anche se poi infiliamo lo smartphone in una cover che ne nasconde il 90% delle fattezze. Realme con il GT7 non cerca di reinventare la ruota, e forse è un bene. La qualità costruttiva generale si sente, il telefono restituisce una sensazione di solidità che non è scontata in questa fascia di prezzo.
Le linee sono pulite, senza fronzoli eccessivi, il che potrebbe piacere a chi non ama i design troppo urlati. C’è però un guizzo, un dettaglio che cattura l’attenzione e che, ammettiamolo, strappa un mezzo sorriso: la finitura in azzurro, piuttosto vivace e giovanile, viene spezzata da un tasto di accensione rosso fuoco. È una scelta curiosa, quasi sfacciata, che o si ama o si odia.

Personalmente, la trovo una piccola firma distintiva che non guasta, un modo per dire “ehi, ci sono anch’io e non sono il solito smartphone grigio topo”. Per il resto, l’ergonomia è buona, il peso è ben distribuito, anche se le dimensioni generose – inevitabili vista la batteria di cui parleremo – si fanno sentire. Non è un peso piuma, mettiamola così, ma nemmeno un mattone ingestibile. I materiali sembrano di buona fattura, anche se non raggiungono il lusso premium di certi blasonati concorrenti che costano il doppio.
Diciamo che è un design pragmatico con un piccolo tocco di estro, che non dispiace affatto. Le cornici attorno al display sono abbastanza contenute, contribuendo a un look moderno, e il modulo fotografico posteriore, pur sporgendo leggermente, è integrato in modo armonioso, senza sembrare un elemento posticcio appiccicato lì per caso. Nel complesso, un lavoro più che sufficiente, che bada al sodo con un pizzico di originalità.
Specifiche tecniche
Passiamo ora al cuore di questo Realme GT7, perché è qui che le cose si fanno interessanti, almeno sulla carta. Aprendo il cofano, troviamo un motore che risponde al nome di MediaTek Dimensity 9400e, un System-on-Chip che negli ultimi tempi ha dimostrato di saper tenere testa, e in alcuni casi anche superare, le soluzioni più blasonate della concorrenza americana.
Si tratta di un processore octa-core costruito con processo produttivo a 3 nanometri, il che si traduce, o almeno dovrebbe, in un buon equilibrio tra potenza bruta ed efficienza energetica. La CPU è affiancata da una GPU Immortalis-G925 MC12, che promette prestazioni grafiche di alto livello, capaci di gestire anche i giochi più esigenti senza troppi patemi.
Per quanto riguarda la memoria, il GT7 non si fa mancare nulla: ci sono configurazioni con un quantitativo di RAM LPDDR5X che va da 12GB, arrivando a 16GB o più nelle versioni top, e storage UFS 4.0, il più veloce attualmente disponibile, con tagli che vanno dai 256GB fino a 1TB. Niente slot per microSD, una consuetudine ormai consolidata sui dispositivi di questa categoria, quindi occhio alla scelta del taglio di memoria al momento dell’acquisto.

Il display è un altro punto su cui Realme solitamente non lesina. Qui ci troviamo di fronte a un pannello AMOLED da 6.8 pollici, una diagonale generosa che offre ampio spazio per contenuti multimediali e produttività. La risoluzione è di 1280 x 2800 pixel, che si traduce in una densità di circa 450 ppi, più che sufficiente per una nitidezza impeccabile.
La vera chicca è la frequenza di aggiornamento adattiva che può spingersi fino a 144Hz, garantendo una fluidità visiva eccellente nello scrolling e nei giochi compatibili, modulandosi dinamicamente per risparmiare batteria quando non serve. La luminosità di picco dichiarata è notevole, con valori che dovrebbero raggiungere i 6500 nits in HDR, assicurando un’ottima visibilità anche sotto la luce diretta del sole.
Non manca il supporto a HDR10+ e Dolby Vision, per godersi al meglio i contenuti video sulle piattaforme di streaming. A proteggere il tutto, un vetro Corning Gorilla Glass Victus 2, che dovrebbe offrire una buona resistenza a graffi e urti accidentali.
Sul fronte connettività, il Realme GT7 è al passo con i tempi: supporto 5G dual SIM, Wi-Fi 7 tri-band, Bluetooth 5.4 con A2DP, LE e aptX HD, NFC per i pagamenti contactless e un set completo di sistemi di geolocalizzazione (GPS, GLONASS, BDS, GALILEO, QZSS, NavIC). La porta USB è una Type-C 3.2, che garantisce velocità di trasferimento dati elevate e supporta l’OTG.
Manca il jack audio da 3.5mm, altra tendenza ormai consolidata, quindi bisognerà affidarsi ad auricolari Bluetooth o a un adattatore. Completano la dotazione un sensore di impronte digitali ottico integrato sotto il display, che ci si augura sia rapido e preciso, e un set di altoparlanti stereo per un’esperienza audio immersiva. Insomma, una scheda tecnica da primo della classe, o quasi, che non fa mancare praticamente nulla di ciò che ci si aspetta da un dispositivo di fascia alta nel 2025.
Performance
Arriviamo al dunque: come si comporta questo Realme GT7 nell’uso quotidiano e sotto stress? La risposta breve è: dannatamente bene. Il processore MediaTek Dimensity 9400e non è una sorpresa, ma una solida conferma. Questo chip è una vera bestia, capace di macinare qualsiasi tipo di attività gli si proponga con una disinvoltura quasi imbarazzante.
Dalla navigazione web compulsiva, al multitasking spinto con decine di app aperte in background, fino ai giochi più pesanti e graficamente complessi, il GT7 non mostra mai il fianco. Le animazioni sono fluide, le app si aprono istantaneamente e non c’è traccia di lag o incertezze. Quello che stupisce positivamente è la gestione termica.
Nonostante la potenza erogata, lo smartphone riesce a mantenere temperature accettabili anche durante sessioni di gaming prolungate o benchmark intensi. Certo, un po’ di calore si sente, è inevitabile, ma non si arriva mai a livelli fastidiosi o che possano compromettere le prestazioni a causa del thermal throttling. Questo è un punto a favore non da poco, perché spesso la potenza bruta viene pagata con surriscaldamenti eccessivi.

Dal punto di vista delle performance pure, questo dispositivo non ha davvero nulla da invidiare ai top di gamma più blasonati e costosi. Anzi, in alcuni scenari specifici, potrebbe persino mettere la freccia. Questo si traduce in un’esperienza d’uso estremamente appagante, dove tutto scorre liscio come l’olio.
Anche le funzionalità di Intelligenza Artificiale, sempre più presenti sugli smartphone moderni, vengono gestite con agilità. Android, con il supporto di Google, offre diverse chicche basate sull’AI – dalla trascrizione intelligente al ritocco fotografico avanzato – e il Dimensity 9400e sembra digerirle senza problemi, contribuendo a un’esperienza utente più smart e intuitiva.
Chi cerca prestazioni al top senza svenarsi troverà nel Realme GT7 un compagno affidabile e incredibilmente reattivo. Diciamocelo, per la stragrande maggioranza degli utenti, la potenza offerta qui è persino sovrabbondante, ma come si suol dire, meglio averne di più che di meno, soprattutto in ottica futura.
Qualità chiamate
Un aspetto spesso trascurato nelle recensioni, ma fondamentale nell’uso quotidiano di un telefono, è la qualità delle chiamate. Dopotutto, per quanto smart, un telefono deve prima di tutto telefonare bene. Il Realme GT7, da questo punto di vista, si comporta in maniera più che onorevole. L’audio in capsula è chiaro e sufficientemente forte, permettendo di comprendere bene l’interlocutore anche in ambienti moderatamente rumorosi.
Il microfono fa il suo dovere, trasmettendo la nostra voce in modo nitido e con una buona soppressione dei rumori di fondo. Non siamo ai livelli di alcuni dispositivi specializzati in cancellazione del rumore estrema, ma per l’uso quotidiano va più che bene. Il vivavoce, grazie agli altoparlanti stereo, offre un volume elevato e una qualità discreta, consentendo di effettuare chiamate a mani libere senza particolari difficoltà.
La ricezione del segnale, sia cellulare che Wi-Fi, è apparsa stabile e affidabile durante i nostri test, senza disconnessioni anomale o problemi di aggancio alla rete. Certo, la qualità della chiamata dipende anche dall’operatore e dalla copertura, ma a parità di condizioni, il GT7 non ha mostrato debolezze particolari. È un telefono che fa il suo lavoro senza fronzoli, garantendo comunicazioni chiare e affidabili, che poi è quello che conta.
Software
Passiamo al lato software, un aspetto cruciale che può fare la differenza tra un’esperienza utente piacevole e una frustrante, al di là della potenza hardware. Il Realme GT7 arriva con Android 15 personalizzato con l’interfaccia proprietaria Realme UI. Qui, le sensazioni sono un po’ contrastanti.
Da un lato, la Realme UI è diventata negli anni un’interfaccia matura, fluida e ricca di personalizzazioni. Dall’altro, su questo GT7 non si notano particolari stravolgimenti o innovazioni che la distinguano nettamente. Troviamo le tipiche funzioni di Intelligenza Artificiale integrate da Google nel sistema operativo, come il “Cerchia e Cerca“, la traduzione istantanea o alcune funzionalità di editing fotografico potenziate dall’AI. Queste sono certamente utili e ben implementate, ma sono, appunto, funzionalità standard di Android che troviamo anche su altri dispositivi. Manca quel “quid” in più, quella personalizzazione software esclusiva che potrebbe dare al GT7 un carattere più distintivo.

L’interfaccia è pulita, abbastanza intuitiva e offre numerose opzioni per cucirsi il telefono addosso, dalla scelta dei temi alle gesture, passando per la gestione delle notifiche e la modalità gioco. Non c’è un eccessivo bloatware preinstallato, il che è sempre apprezzabile, anche se qualche app proprietaria di Realme è presente. Gli aggiornamenti software sono un punto interrogativo: Realme ha migliorato la sua politica negli ultimi anni, ma resta da vedere con quale frequenza e per quanto tempo il GT7 riceverà major update di Android e patch di sicurezza.
Nel complesso, il software è solido e funzionale, fa quello che deve fare e lo fa bene, ma non aspettatevi fuochi d’artificio o funzionalità rivoluzionarie. È un’esperienza Android affidabile, con un buon livello di personalizzazione, che però non brilla per originalità. Forse, per alcuni, questa sobrietà potrebbe essere addirittura un pregio, preferendo un sistema meno invasivo e più vicino all’esperienza stock di Google, seppur con le dovute personalizzazioni estetiche e funzionali di Realme.
Fotocamera
Il comparto fotografico è spesso il terreno su cui si giocano le partite più importanti nel mondo smartphone, e Realme con la famiglia GT ha cercato negli anni di alzare l’asticella. Sul GT7, i dati tecnici sulla carta sono promettenti: un sensore principale da 50MP, di generose dimensioni e con stabilizzazione ottica (OIS), affiancato da un ultra-grandangolare, da 8MP, e un teleobiettivo periscopico da 50MP. Una configurazione versatile, che si comporta più che bene.
Nell’uso pratico, i passi avanti rispetto alle generazioni precedenti sono evidenti. Le foto scattate in buone condizioni di luce sono generalmente di buon livello: colori vivaci ma non eccessivamente saturi, un buon dettaglio e una gamma dinamica più che discreta. Anche il sensore ultra-grandangolare si comporta bene, mantenendo una buona coerenza cromatica con il sensore principale e una distorsione ai bordi abbastanza contenuta. Il teleobiettivo fa il suo lavoro, permettendo di avvicinarsi al soggetto senza una perdita eccessiva di qualità, almeno finché si rimane entro i limiti dello zoom ottico o ibrido.

Quando la luce cala o si cercano prestazioni al limite, emergono ancora dei margini di miglioramento per raggiungere i leader del settore. Non fraintendiamoci, il livello di foto e video è sicuramente buono, e per l’utente medio che cerca scatti da condividere sui social o per immortalare momenti quotidiani, il GT7 è più che adeguato. Però, se si va a cercare il pelo nell’uovo, o si confrontano gli scatti con quelli di un iPhone 16 Pro di ultima generazione o di un top di gamma come il Samsung Galaxy S25 Ultra, si nota ancora una certa distanza.
In condizioni di scarsa illuminazione, il rumore digitale tende a fare capolino un po’ prima e la gestione delle alte luci a volte non è impeccabile. Anche nei video, sebbene la qualità sia buona, con una stabilizzazione efficace, manca ancora quella pulizia e quella gamma dinamica che caratterizzano i migliori cameraphone sul mercato.
Diciamo che Realme ha fatto un ottimo lavoro di affinamento, portando la qualità fotografica a un livello decisamente apprezzabile, ma per sedersi al tavolo dei “grandi” c’è ancora un piccolo gradino da salire. È un comparto solido, che non deluderà la maggior parte degli utenti, ma i fotografi più esigenti potrebbero storcere un po’ il naso su alcuni dettagli.
Batteria
Arriviamo a quello che è, probabilmente, l’elemento più sorprendente e convincente di questo Realme GT7: la batteria. Qui Realme non ha fatto prigionieri e ha dotato il dispositivo di un’unità con una capacità che definire gigantesca è quasi riduttivo. Parliamo di ben 7000 mAh, un valore che si vede raramente su smartphone di questa categoria, più comune su rugged phone o dispositivi pensati specificamente per l’autonomia estrema. E i risultati si vedono, eccome.
Con un uso moderato, è quasi possibile dimenticarsi del caricatore per due giorni pieni. Anche con un utilizzo intenso, fatto di gaming, social, video e navigazione GPS, arrivare a sera con ancora una buona percentuale di carica residua è la norma. È davvero un “battery phone” nel senso più stretto del termine, uno di quei dispositivi che ti tolgono l’ansia da presa elettrica.

Ma la vera magia non sta solo nella capacità, quanto nella combinazione con la tecnologia di ricarica. Nonostante l’enorme batteria, il Realme GT7 supporta una ricarica SuperVOOC da ben 120W. Questo significa che, nel caso (raro) in cui si riesca a prosciugarla, si può passare da zero a 100% in circa 40 minuti, un tempo incredibilmente breve considerando le dimensioni dell’accumulatore. Bastano pochi minuti di carica per avere ore di autonomia.
È importante sottolineare che sia la batteria che il sistema di ricarica sono certificati da TÜV Rheinland, un ente indipendente che ne attesta la sicurezza e l’affidabilità, un dettaglio non da poco quando si parla di potenze di ricarica così elevate.
Questa combinazione di autonomia monstre e ricarica fulminea rende il comparto energetico il vero fiore all’occhiello del Realme GT7, un aspetto che potrebbe da solo convincere molti utenti all’acquisto, soprattutto quelli che fanno un uso intensivo del proprio smartphone e non vogliono compromessi sull’autonomia.
Che faccio, lo compro?
Tirando le somme, questo Realme GT7 si presenta come un pacchetto decisamente interessante, con alcuni picchi di eccellenza notevoli. Le prestazioni offerte dal processore Mediatek sono indiscutibilmente di altissimo livello, capaci di soddisfare anche gli utenti più esigenti e di garantire fluidità e reattività in ogni contesto, senza soffrire di problemi di surriscaldamento eccessivo.
La batteria è semplicemente stellare: un’autonomia da record abbinata a una ricarica ultra-rapida che elimina qualsiasi preoccupazione legata all’energia residua. Anche il design, pur senza stravolgimenti, offre una buona qualità costruttiva e quel piccolo tocco di originalità con il tasto di accensione colorato che lo distingue. Il display è un altro punto di forza, ampio, luminoso e fluidissimo.
Dove il Realme GT7 mostra qualche piccolo margine di miglioramento è sul fronte software, solido e funzionale ma privo di particolari guizzi innovativi, e sul comparto fotografico. Quest’ultimo, sebbene abbia compiuto passi da gigante e offra risultati più che buoni per la maggior parte degli utenti, non riesce ancora a raggiungere le vette dei prodotti più blasonati, specialmente in condizioni di luce non ottimali o quando si cercano funzionalità avanzate.
Il Realme GT7 è quindi uno smartphone che punta molto sulla sostanza: potenza da vendere e un’autonomia che fa impallidire la concorrenza. Se questi sono i vostri parametri principali, difficilmente troverete di meglio a parità di prezzo (che al momento della stesura non è ancora stato ufficializzato, ma che immaginiamo sarà aggressivo come da tradizione Realme).
Ok, ma quanto costa realme GT7? La versione da 12+256 GB costa 649,99 euro in fase di lancio su Amazon, mentre la 12+512 GB viene venduta nelle altre reti commerciali a 729,99 euro in bundle con WatchS2.
È un dispositivo pragmatico, che bada al sodo e che offre un’esperienza d’uso quotidiana estremamente piacevole e priva di frustrazioni. Non sarà il re indiscusso in ogni singolo aspetto, ma i suoi argomenti sono talmente convincenti che è impossibile non prenderlo seriamente in considerazione.
