
Attenzione al famoso social (mistergadget.tech)
I dati degli utenti possono essere condivisi ed è quello che è accaduto sul famoso social network in questi mesi, ora ci sono i dati ufficiali.
Telegram ha fornito dati su oltre 22.000 utenti alle autorità nel primo trimestre del 2025. Questo numero rappresenta un aumento notevole rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, riflettendo una maggiore collaborazione con i governi.
A settembre 2024, l’informativa sulla privacy di Telegram è stata aggiornata per specificare che il numero di telefono e l’indirizzo IP degli utenti potranno essere forniti alle autorità competenti, ma solo se l’utente è sospettato di attività criminali che violano i termini di servizio della piattaforma.
Telegram ha condiviso i dati degli utenti, anche italiani
I dati sono resi pubblici tramite un bot e sono stati raccolti su GitHub da un esperto di Human Rights Watch. Nel primo trimestre del 2025, Telegram ha gestito 13.615 richieste, dando informazioni su ben 22.277 utenti. L’India si conferma al primo posto per numero di richieste (9.197) e utenti coinvolti (9.941), seguita da Germania, Francia, Stati Uniti e Spagna. L’Italia si posiziona all’ottavo posto con 272 richieste e 1.324 utenti coinvolti, mostrando un incremento netto rispetto ai 5.826 utenti per cui erano stati forniti dati nel primo trimestre del 2024.

Si tratta quindi di una procedura del tutto legale, che accettiamo nel momento in cui ci iscriviamo al social. In passato, Telegram si è sempre distinta per la sua ferma opposizione alla condivisione dei dati degli utenti, collaborando con le autorità solo in casi eccezionali come quelli legati al terrorismo. Anche in relazione a quanto recentemente accaduto, questa posizione è cambiata. Ora, la piattaforma si sta allineando a normative più severe in materia di sicurezza pubblica, con l’obiettivo esplicito di dissuadere i criminali dall’utilizzare il servizio per attività illecite.
“Qualora Telegram riceva un ordine legittimo dalle autorità giudiziarie competenti che conferma che sei sospettato in un caso che coinvolge attività criminali che violano i Termini di servizio di Telegram, eseguiremo un’analisi legale della richiesta e potremmo divulgare il tuo indirizzo IP e numero di telefono alle autorità competenti. Se vengono condivisi dati, includeremo tali eventi in un rapporto trimestrale sulla trasparenza pubblicato all’indirizzo: https://t.me/transparency“ si legge sul sito ufficiale, tutti quindi possono fare riferimento a questo per avere dettagli e capire in che modo vengono trattati i propri dati personali. Va ribadito, come specificato e chiarito anche nell’informativa, che parliamo solo di situazioni estreme, di criminali, non tutti quindi condivisi a prescindere.