
Se senti questa frase c'è solo una cosa da fare (mistergadget.tech)
Un messaggio, una chiamata, la frase sempre più o meno simile: “Ho sbagliato numero”, e tutti cadono facilmente in trappola senza saperlo.
Capita a tutti di ricevere una comunicazione, che sia vocale, mediante altri strumenti o scritta con qualcuno che palesa la questione di aver sbagliato numero. Niente di strano, capita. Pensiamo tutti questo eppure c’è molto altro e fa parte di un gruppo di truffe che stanno prendendo il sopravvento in Italia causando non pochi problemi.
Non sono le sole. Hai mai ricevuto un messaggio inatteso da un numero sconosciuto con un banale “Ciao! Ti ricordi di me?” o un innocente “Scusa, ho sbagliato a scrivere”? Niente è come sembra, queste truffe prendono il nome di wrong number scam.
Wrong Number Scan: la truffa che preoccupa tutto il mondo
Persino l’FBI ha lanciato l’allarme, rilevando un aumento significativo di casi negli Stati Uniti e in altri paesi, con danni economici anche molto gravi per le vittime. Dietro un messaggio apparentemente innocuo, infatti, si cela una strategia ben strutturata, mirata a manipolare psicologicamente chi lo riceve per sottrarre denaro o informazioni personali.

Il meccanismo di questa truffa è tanto semplice quanto efficace: il truffatore invia un messaggio su WhatsApp, Telegram o via SMS fingendo di aver contattato per errore la persona sbagliata. Il messaggio, spesso amichevole e talvolta confidenziale, ha lo scopo di avviare una conversazione. Il contenuto può variare quindi questi sono esempi ma potrebbe riguardare tanto elementi complessi e precisi quanto generici, talvolta si insediano in gruppi mirati e quindi hanno facile strada. Es nei gruppi delle mamme su Whatsapp, è chiaro che le donne che fanno parte di questi saranno più propense a rispondere ad eventuali segnali relativi al pericolo dei propri figli e così via.
Una volta che la vittima risponde, anche solo per educazione o curiosità, il truffatore inizia a costruire un dialogo. Nella maggior parte dei casi, la conversazione si trasforma gradualmente in una forma di manipolazione psicologica: il truffatore si mostra interessato, affabile.
Secondo l’FBI, lo schema segue una logica precisa: toccare le emozioni della vittima, creare un rapporto di fiducia e poi presentare una proposta che sembra innocua ma che porta a furti di identità, accesso a dati bancari o bonifici diretti verso conti esteri. Tutto inizia con un singolo messaggio inviato “per sbaglio”.
L’FBI e diverse agenzie di sicurezza informatica hanno fornito una serie di raccomandazioni per difendersi da questa truffa, che colpisce sia dispositivi Android che iOS. Il primo consiglio, è di non rispondere a messaggi provenienti da numeri sconosciuti, soprattutto se contengono frasi vaghe o sembrano scritti per errore. Anche una risposta innocente può aprire la strada all’inganno.
Il secondo passo è segnalare e bloccare immediatamente il numero, utilizzando le funzionalità di sicurezza integrate nelle app di messaggistica. WhatsApp, ad esempio, permette di segnalare un contatto come spam con pochi tocchi. Inoltre, è importante non cliccare mai su link inviati da questi profili, anche se sembrano inoffensivi o simili a pagine web legittime.
Evitare di condividere informazioni personali, dati finanziari o fotografie sensibili con persone che non si conoscono realmente anche cose banali tipo il nome e cognome perché non si sa mai come possono essere impiegate talune informazioni ai danni degli utenti che poi non sanno come uscirne. Per tutti, in Italia, in casi di specifica necessità va fatta domanda diretta alla Polizia Postale che si occupa di questo genere di accadimenti.