Nel complesso, il rapporto qualità prezzo di OPPO A5 Pro è buono (MisterGadget.Tech)
Tra le mille proposte nella fascia economica, OPPO A5 Pro 5G prova a dire la sua puntando su resistenza, autonomia e un design piacevole. Non è un bolide, non fa magie con la fotocamera, ma dura, regge e costa poco. E in un mercato dove tutto sembra rincorrere prestazioni che pochi davvero sfruttano, questo potrebbe essere un pregio.
OPPO A5 Pro 5G ha un aspetto che, per chi ha buona memoria, riporta alla mente alcune scelte di design viste in passato sulla serie Reno8. Linee semplici, pulite, senza fronzoli e con un modulo fotografico che non grida allo scandalo. Il pannello posteriore è realizzato in plastica, ma con una finitura piacevole al tatto e resistente agli urti. Nessun effetto wow, ma almeno non scivola dalle mani dopo cinque secondi.
Interessante la certificazione IP69, che garantisce una notevole protezione contro polvere e schizzi d’acqua. Ma il vero punto di forza è la resistenza: OPPO dichiara una durabilità di grado militare. È uno smartphone che non va trattato con i guanti e che, per una volta, non ti manda nel panico se ti cade dal tavolo.
I colori disponibili, Purple e Green, sono pensati per chi cerca qualcosa di diverso dal solito grigio anonimo, senza scadere nel kitsch.
Sotto la scocca dell’A5 Pro 5G c’è il processore MediaTek Dimensity 6300, che non è proprio l’ultima meraviglia della tecnologia mobile, ma ha il merito di essere affidabile e ben collaudato. A supportarlo, troviamo 6 o 8 GB di RAM LPDDR4X, uno standard non esattamente giovane, affiancato da una memoria interna UFS 2.2 da 128 o 256 GB. Qui comincia a intravedersi la strategia: tagliare sui componenti per contenere il prezzo. C’è anche uno slot per l’espansione della memoria tramite MicroSD.
Il display è un pannello LCD da 6,67 pollici con risoluzione HD+ e frequenza di aggiornamento a 120 Hz. Anche se non raggiunge la qualità di un OLED, la fluidità nei movimenti c’è e lo schermo resta leggibile anche all’aperto.
C’è anche il supporto dual SIM e come già anbticipato uno slot microSD per espandere la memoria, elementi che sono quasi da considerare “luxury” nel segmento entry-level.
Le prestazioni dell’OPPO A5 Pro 5G non sono il suo punto di forza, ma il compromesso è ben chiaro: dare il massimo per chi non ha grosse pretese. L’esperienza d’uso resta fluida nelle operazioni quotidiane, come navigazione, social, video e app leggere.
Non aspettatevi miracoli nei giochi più esigenti o nel multitasking estremo. La RAM LPDDR4X e la memoria UFS 2.2 mostrano i loro limiti appena si alza un po’ l’asticella. Ma per chi usa lo smartphone per WhatsApp, YouTube e un po’ di browsing, va più che bene.
Curioso (e gradito) il fatto che, nonostante tutto, OPPO sia riuscita a mantenere la funzione “Always-on Display” anche su un pannello LCD. Non sarà ultra brillante come su un OLED, ma per controllare rapidamente notifiche e ora senza sbloccare, fa comodo.
Il software a bordo è ColorOS 15 basato su Android 15. Non ci sono tutte le feature più avanzate che si trovano nei modelli di fascia media e alta. Il motivo è semplice: il processore non le reggerebbe.
Detto ciò, l’interfaccia è pulita, con un numero accettabile di app preinstallate (che si possono disinstallare), e con un’ottima gestione della batteria, che è uno dei veri fiori all’occhiello. L’esperienza è coerente con quanto ci si aspetta in questa fascia di prezzo: nessuna magia, ma un sistema stabile che non fa danni.
Ci sono comunque alcune soluzioni avanzate con l’AI, come AI Studio, ma in questo caso sono utilizzabili perché si affidano all’elaborazione dei dati fatta attraverso server esterni, tanto è vero che serve la connettività Internet perché funzionino.
Sul retro troviamo una doppia fotocamera, ma con un solo sensore che realmente conta: il principale da 50 megapixel, affiancato da un inutile sensore da 2 megapixel per la profondità, il cui scopo è più che altro riempire spazio nel modulo fotografico.
Le foto sono decenti in buone condizioni di luce: dettagli sufficienti, colori realistici e un tempo di scatto abbastanza veloce. Quando la luce cala, anche la qualità scende, e la mancanza di stabilizzazione ottica si fa sentire. I video arrivano al massimo a 1080p a 30fps, con una qualità che si può definire “da smartphone economico”, senza sforzarsi troppo.
La selfie cam da 8 megapixel non fa miracoli, ma può andare bene per videochiamate e qualche scatto per i social, senza aspettarsi troppo.
La batteria da 5.800 mAh è, senza mezzi termini, uno dei migliori motivi per comprare questo smartphone. L’autonomia è eccellente: si arriva tranquillamente a due giorni con un uso moderato, e chi lo usa poco può anche dimenticarsi il caricabatterie per quasi 72 ore.
Il supporto alla ricarica rapida SUPERVOOC da 45W è un altro elemento non così scontato in questa fascia di prezzo. In circa un’ora si torna al 100%.
La batteria, così come la velocità di ricarica, sono probabilmente uno dei principali punti di forza di questo smartphone: immaginando l’utente medio di questa categoria di prodotto, tre giorni di completa autonomia dimenticandosi di ricaricare sono del tutto possibili.
OPPO A5 Pro 5G è uno di quegli smartphone che non brillano in uno specifico dettaglio, ma che fanno tutto quello che serve, senza scivoloni clamorosi. È perfetto per chi cerca uno smartphone resistente, con tanta autonomia, e non ha l’urgenza di giocare con le ultime funzionalità software o i giochi più pesanti.
Non è veloce, non ha una grande fotocamera, e la scelta dell’hardware è figlia della necessità di tagliare i costi. Ma se l’obiettivo è un dispositivo affidabile, che si può maltrattare senza troppe preoccupazioni e che dura tanto, allora ha tutto il diritto di stare sul mercato.
Ovviamente, nella sua fascia di prezzo le alternative sono numerosissime e in alcuni casi anche con qualche arma in più da giocare, in questo momento CMF Phone 2 Pro e Honor 400 Lite sono i concorrenti più temibili. In generale, però, il rapporto tra prezzo e qualità di questo dispositivo e comunque è del tutto apprezzabile.
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