
Nuova truffa pericolosa (Mistergadget.tech)
L’ennesima truffa si sta facendo strada su WhatsApp e purtroppo molti utenti sono caduti nella trappola.
Siamo di fronte all’ennesimo schema che si ripete, ma purtroppo, nonostante tutti gli avvisi e tutte le informazioni a riguardo che vengono condivise, gli utenti non riescono sempre a identificare un possibile pericolo e di conseguenza si fanno trovare impreparati.
L’ultima truffa in questo caso arriva proprio attraverso la famosa app di messaggistica istantanea che viene utilizzata ogni giorno da milioni di persone e che quindi rappresenta un bacino di utenza semplificato per i malintenzionati.
La nuova truffa fa tremare tutti
Una delle truffe che si sta ripetendo è quella relativa al lavoro: quindi “abbiamo ricevuto il tuo curriculum”… e in quel momento inizia il raggiro. Propongono dei lavoretti ben pagati rispetto all’onere e qualcosa che sembra provenire da un’azienda, quindi ad esempio un contatto che si spaccia per agenzia di comunicazione per mettere dei “mi piace” a dei post a fronte di pagamenti ripetuti.

La questione in questo caso è che il pagamento viene veramente effettuato e quindi l’utente di fatto crede a quelle che sono le circostanze, non si interroga e non si preoccupa di quelle che potrebbero essere le conseguenze, ed è comprensibile perché di fatto riceve un riscontro diretto della questione, quindi non si allarma perché di fatto sembra essere tutto in regola. Appunto, talvolta possono arrivare persino dei documenti fittizi come piccoli contratti che servono proprio a concretizzare quella che è chiaramente l’idea di fondo.
Ovviamente queste sono truffe costruite nel tempo, quindi sono così delicate e strutturate che servono proprio per determinare nell’utente la credibilità, cosa che porta poi le persone a cadere più facilmente in errore perché se non pensano di essere a contatto con malintenzionati saranno più esposte e soprattutto più aperte a condividere dati personali che poi vengono utilizzati per mettere a segno dei veri e propri colpi.
Non c’è da fidarsi soprattutto quando si viene contattati da terzi e soprattutto se non ci sono elementi validi per dare credibilità. Nel caso specifico stiamo parlando appunto di contatti che vengono effettuati da parte di persone che parlano di presunti curriculum, ma se l’utente in questione non ha inoltrato alcun curriculum è bene insospettirsi prima di procedere. Questo comunque vale in generale per tutti perché sicuramente un’azienda non utilizza mezzi di contatto come WhatsApp per poter parlare con gli utenti o con potenziali persone interessate ad un dato lavoro, ed è quindi sostanziale che l’utente si ponga sempre domande e che capisca cosa c’è di pericoloso.