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Ferrari non vuole vendergli un’auto e lui gli fa causa: la svolta finale che nemmeno lui poteva immaginare

Una storia che ha dell’incredibile e riguarda la volontà di un acquirente di ottenere l’auto dei suoi sogni, una Ferrari.

È chiaro che non si tratta di una vettura come le altre né di una casa costruttrice equiparabile a quelle che normalmente si trovano in commercio. Questo spiega perché per acquistare un prodotto di questo tipo potrebbe non essere sufficiente avere i soldi per farlo.

Questa storia ne è la dimostrazione, ci sono infatti vetture che vengono realizzate appositamente per alcuni personaggi e quindi prima di essere un prodotto da poter effettivamente rivendere sono anche un oggetto da collezione, qualcosa di particolare che va inteso diversamente dall’acquisto di una classica auto.

L’uomo che sognava una Ferrari: la storia del collezionista Henn

Il collezionista Preston Henn aveva un sogno poter aggiungere una Ferrari alla sua collezione di auto. Qualcosa che, diversamente da come immaginava, si sarebbe rivelato con il tempo ben più difficile di quanto sperato. Nel 2016, quando LaFerrari Aperta debuttò, l’uomo fece la sua richiesta di acquisto, finalmente poteva aggiungerla alla scuderia. Restò molto sorpreso quando il brand decise di rifiutare la proposta. Tutti i modelli prodotti erano già stati assegnati e quindi non poteva essere evasa la vendita, non ne sarebbero stati venduti altri.

La storia della Ferrari negata (mistergadget.tech)

Herr inviò anche un assegno a Maranello per convincerli ma ebbe l’ennesimo rifiuto. L’uomo però decise di non fermarsi e dunque coinvolse anche gli avvocati e chiede i danni di immagine e reputazione che riteneva fossero stati danneggiati. Avviò dunque una vera e propria battaglia legale, rivolgendosi al Tribunale della Florida.

Purtroppo nonostante tutta la sua decisione alla fine l’uomo non è riuscito ad ottenere la sua Ferrari e si è spento per cause naturali. Sicuramente quello che è accaduto è stato molto deludente per lui e per la sua famiglia ma l’azienda non aveva in alcun modo desiderio di fargli un torto, si tratta piuttosto di logiche commerciali che vanno in un certo modo. Ferrari, non è solo un’auto, è un brand e come tale è diventato oggetto di lusso e anche di una certa classe di persone.

Spesso le vetture vengono destinate a personaggi famosi e, soprattutto, non sono prodotte in serie come avviene per le altre e questo spiega il motivo di questa disputa nata proprio dalla mancata volontà di Ferrari di produrre altri modelli di quel tipo, un’esclusiva. Nel caso di Henn la causa al Cavallino non ha portato i suoi frutti, se fosse stato ancora in vita forse le cose sarebbero andate diversamente ma purtroppo non c’è stato modo di scoprirlo.

Valentina Giungati

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Valentina Giungati

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