Google diventa a pagamento, cosa fare (mistergadget.tech)
Una novità improvvisa e del tutto inaspettata da parte di Google fa infuriare gli utenti che si trovano con un abbonamento obbligatorio.
Il mondo della tecnologia è sempre in continuo cambiamento, questo vuol dire novità interessanti e importanti ma anche condizioni non proprio agevoli per i clienti che talvolta si trovano a dover fronteggiare o cambiamenti che non si aspettavano e quindi novità non proprio facili da gestire o addirittura pagamenti per alcuni servizi.
Quando si tratta di dover pagare per qualcosa che ci si aspetta essere gratuito, si tratta sempre e comunque di una notizia non certo felice. Se questa riguarda Google, uno dei servizi più utilizzati al mondo, ancor meno ovviamente.
Per molti l’idea che un servizio come quello di Google possa diventare a pagamento è un problema enorme, in primis ovviamente per quello che comporterebbe dal punto di vista economico. È chiaro che nel corso degli ultimi anni lo scenario è profondamente mutato e quindi anche se il mercato ha sempre fatto grande peso sul sistema pubblicitario, oggi ci sono dinamiche differenti di cui prendere atto.
A cambiare tutto però potrebbe essere proprio l’intelligenza artificiale, il colosso infatti ha già portato alcune novità che sono previste a pagamento, quindi con un sistema differente a quello gratis e open source a cui si è sempre stati abituati. È anche per valorizzare il prodotto finale, la qualità cresce, diventa specializzata, unica e quindi ha bisogno di trovare nuovi modelli di business e realtà differenti.
Questo vuol dire quindi che è plausibile che alcuni segmenti di Google, specifiche funzioni, diventino a pagamento. In questo modo infatti l’azienda potrebbe seguire i nuovi trend di mercato. Dopotutto è giustificabile proprio dal tipo di valore conferito. Quindi al momento solo piccole cose sono diventate dietro esplicito compenso, in futuro però è possibile che il sistema spinga sempre più verso questa direzione.
Il più grande cambiamento al momento è quello di SGE quindi Search Generative Experience, un servizio fantastico per i clienti che possono avere una risposta alle proprie domande velocemente, grazie all’intelligenza artificiale. Questo però è il primo passo, per la prima volta Google ha deciso di non implementarlo per tutti ma di creare uno strumento limitato, quindi è il primo scalino che potrebbe portare ad un taglio netto con il passato e con il sistema gratis e fruibile da tutti che è ancora oggi in uso.
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