Jensen Huang e NVIDIA: la storia di un successo globale

Maria Grazia Cosso1 Aprile 2024
Jensen Huang

Nella top venti degli uomini più ricchi del mondo, parliamo oggi per la rubrica ritratti del CEO di NVIDIA, Jensen Huang: l’avanguardista che ha rivoluzionato la grafica.


Benvenuti nella nuova sezione “Ritratti” di MisterGadget.Tech, un’entusiasmante esplorazione dei grandi personaggi che hanno plasmato la storia della tecnologia. In questa sezione, vi condurremo in un affascinante viaggio attraverso le vite e le realizzazioni di geni innovatori, visionari che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo della tecnologia. Dai pionieri dell’informatica ai visionari dell’elettronica, ogni “Ritratto” sarà un’immersione approfondita nella vita e nel lavoro di coloro che hanno contribuito in modo significativo a plasmare il nostro presente tecnologico. Un omaggio a menti brillanti e a idee rivoluzionarie, “Ritratti” celebra il passato, presente e futuro dell’innovazione tecnologica. Ogni settimana un nuovo ritratto.



Difficile non aver sentito almeno una volta il suo nome, o quello della sua principale creazione. NVIDIA corporation è un’azienda che vanta ricavi dal valore di 18,12 miliardi di dollari, al momento della scrittura di questo articolo. Ricavi cresciuti del 206% solo rispetto al 2023. Parliamo di Jensen Huang, pseudonimo di Jen-Hsun, CEO e co-fondatore dell’azienda leader mondiale nella progettazione di processori grafici (GPU).

Chi è Jen-Hsun Huang?

Nato a Taiwan il 17 febbraio 1963, Huang emigrò negli Stati Uniti già all’età di 10 anni con la sua famiglia. Cresciuto in Oregon, si appassionò fin da giovane all’elettronica e alla programmazione. Frequentò l’Università statale dell’Oregon, dove ottenne la laurea in ingegneria elettrica, per poi proseguire gli studi con un master in ingegneria elettrica all’Università di Stanford.

Mentre era alla Oregon State University, Huang incontrò la sua futura moglie, Lori Mills, all’epoca sua compagna di laboratorio di ingegneria. I due hanno due figli. Decisamente lontano dalla strada del padre, suo figlio Spencer Huang ha aperto un bar a Taipei nel 2015, ed è stato considerato uno dei 50 migliori bar in Asia da Forbes. Il bar ha però chiuso a maggio 2021. Spencer ora è product manager presso Nvidia.

Jensen Huang

Prima che Nvidia diventasse pubblica nel 1999, la famiglia Huang viveva in normali case della classe media a San Jose, in California. Ad affermare che il talento imprenditoriale si può ritenere una skill di famiglia un rumor recente: Huang e il presidente e amministratore delegato di AMD Lisa Su sono parenti. La madre di Huang è la sorella più giovane del nonno materno di Su, il che li rende cugini di primo grado.

Ma oltre al suo talento imprenditoriale, Huang è un appassionato di arte, musica e cultura, oltre ad essere un generoso filantropo. È membro del consiglio di amministrazione del Museo d’Arte Moderna di San Francisco e del San Francisco Opera Guild. Nel 2008 ha donato 30 milioni di dollari alla Standford University, serviti a costruire lo “Jen-Hsun Huang School of Engineering Center”. Due anni fa invece ha donato 50 milioni di dollari alla sua alma mater, l’Oregon State University, come parte di una più grande da 200 milioni di dollari per la creazione di un istituto di supercalcolo nel campus.

Nel 2019 è stato insignito della National Medal of Technology dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

La creazione di Jensen Huang: NVIDIA

Nel 1993, Huang co-fondò NVIDIA insieme a Chris Malachowsky e Curtis Priem. L’azienda si prefiggeva di rivoluzionare il mondo della grafica 3D con l’introduzione di GPU dedicate, in contrapposizione alle soluzioni integrate all’epoca. Sotto la guida di Huang, NVIDIA ha conosciuto una crescita esponenziale, diventando leader globale nel mercato delle GPU. La sua visione strategica e il suo acume imprenditoriale hanno permesso all’azienda di anticipare le tendenze del mercato e di innovare continuamente.

Foto sito - NVIDIA GPU

NVIDIA è nota prevalentemente per la produzione di schede video, nelle linee GeForce (destinate al grande pubblico) e Quadro (per impieghi professionali). Oltre che chipset per schede madri nella linea nForce e di SoC (System-on-a-chip) per dispositivi portatili (cellulari, GPS, UMPC) con la famiglia Tegra, alla base delle console Nintendo Switch. Nel 2007 inoltre, ha presentato anche la linea Tesla ottimizzata per elaborazioni di tipo GPGPU attraverso la piattaforma CUDA.

Lo sapevi che: Il logo di NVIDIA rappresenta un occhio stilizzato, ovvero la capacità dell’azienda di vedere il futuro della tecnologia. Il nome aziendale è stato scelto in modo da contenere la lettere “NV” (Next Version, prossima versione) e riprende la parola latina “Invidia”

NVIDIA vs AMD: diverse ma simili

La compagnia ha una natura simile alla propria ex-rivale ATI (marchio non più utilizzato dall’azienda che l’ha acquisita, AMD) da molti punti di vista: come ATI, è nata rivolgendosi al mercato dei PC, per poi affacciarsi su altri settori dell’elettronica. NVIDIA non vende direttamente le proprie schede, ma si concentra sulla progettazione e sulla costruzione delle GPU, e affida l’assemblaggio delle schede ad una rosa di partner commerciali attraverso le specifiche da lei elaborate (chiamate “reference design“).

Nel dicembre del 2004 annunciò l’accordo con Sony per la progettazione della componente grafica della futura PlayStation 3, chiamata RSX, basata su processore G71. A marzo 2006 il dietrofront: NVIDIA avrebbe lasciato l’intera costruzione del chip a Sony, affiancandola nella messa in produzione dello stesso in una delle sue fabbriche e nei passaggi di processo di produzione (ad esempio nella transizione a 65 nm). Questo è in controtendenza con l’accordo che era stato firmato con Microsoft per la piena produzione (attraverso le fonderie associate con NVIDIA) del componente grafico dell’Xbox. Per la generazione dell’Xbox 360 Microsoft ha invece scelto ATI.

La visione dell’Intelligenza Artificiale per Jensen Huang

Huang ha avuto un ruolo chiave nel promuovere l’utilizzo delle GPU per l’intelligenza artificiale (AI). È recente una sua dichiarazione in cui Huang afferma di ritenere che i linguaggi di codifica siano un ricordo del passato. Intervenendo al Word Government Summit di Dubai ha sostenuto che, grazie ai rapidi progressi dell’intelligenza artificiale, l’apprendimento del codice non dovrebbe più essere una priorità per chi vuole entrare nel settore tecnologico. Grazie ai progressi compiuti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, l’elaborazione del linguaggio naturale ha dimostrato di essere il futuro della codifica, eliminando la necessità per i giovani professionisti di spendere centinaia di ore per imparare linguaggi di codifica specifici.

Per perseguire questi obiettivi, esiste l’NVIDIA Deep Learning Institute (DLI) che offre risorse per le diverse esigenze di apprendimento per approfondire le proprie conoscenze in materia di IA, elaborazione accelerata, scienza dei dati accelerata, grafica e simulazione e altro ancora. Tanti gli eventi gratuiti organizzati, se sei interessato dai un occhiata al sito!

NVIDIA AI

È nostro compito creare una tecnologia informatica tale che nessuno debba programmare. E che il linguaggio di programmazione sia umano, tutti nel mondo sono ora programmatori. Questo è il miracolo dell’intelligenza artificiale. Il tempo altrimenti impiegato per imparare a programmare dovrebbe invece essere investito in competenze in settori come l’agricoltura, la biologia, la produzione e l’istruzione.


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Huang sostiene che la strada da percorrere è quella dell’upskilling, che fornirà le conoscenze su come e quando utilizzare la programmazione dell’IA. Ha inoltre affermato che l’elaborazione del linguaggio naturale progredirà fino al punto in cui l’unica lingua necessaria per la programmazione sarà la lingua madre. Le sue intuizioni hanno permesso a NVIDIA di diventare un punto di riferimento per lo sviluppo di hardware e software per l’AI, aprendo la strada a nuove applicazioni in settori come la robotica, la computer vision, l’apprendimento automatico e l’analisi dei dati. Chissà che non ci abbia di nuovo visto lungo.


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