L’enorme costo del rebranding di Twitter da parte di Elon Musk
Siete pronti a dire addio all’iconico uccellino blu di Twitter? Elon Musk lo ha sostituito con una X, una mossa che porta un costo elevatissimo all’azienda
Dopo mesi di rumor e leak, il marchio Twitter viene gradualmente eliminato dal proprietario Elon Musk. Il rebranding è iniziato ufficialmente il 23 luglio con l’annuncio che il gigante dei social media sarebbe presto diventato “X”, descritto su Twitter dal CEO Linda Yaccarino come “un mercato globale per idee, beni, servizi e opportunità”.
Tuttavia, questa ambiziosa rivoluzione potrebbe avere un costo elevato. Bloomberg riferisce che si stima che X Corp., la società privata fondata da Musk per gestire la piattaforma, abbia perso un valore compreso tra i 4 ed i 20 miliardi di dollari.
Gli analisti e le fonti di Bloomberg affermano che il rebranding di Twitter si sta già dimostrando un errore disastroso dato quanto Twitter sia diventato comune. Questo è probabilmente più evidente dell’icona dell’uccellino blu che era sinonimo della rete originale, co-fondata dall’ex CEO Jack Dorsey nel 2006. Proprio come la “F” blu per Facebook e la fotocamera rosa/rossa per Instagram, l’icona era immediatamente riconoscibile ed è diventata essenziale per chiunque volesse commercializzarsi agli altri.
Tuttavia, l’utilizzo di un Unicode X in bianco e nero probabilmente non sarà così facilmente ricordabile o commercializzabile. Infatti, nel rapporto di Bloomberg, il consulente di marketing Metaforce Allen Adamson ha definito la mossa “completamente irrazionale” per se stesso e per i suoi utenti. A causa della rapidità con cui questi e altri cambiamenti sono stati implementati in tutto il controllo di Musk, questa potrebbe non essere una valutazione imprecisa.
“Per me, andrà alla storia come uno dei più veloci disfacimenti di un’azienda e di un marchio di sempre”, ha detto Adamson a Bloomberg.
Il via di un inizio difficile
Le conseguenze dell’annuncio del rebrand “X” sono state afflitte da potenziali battute d’arresto e problemi in un lasso di tempo notevolmente breve. L’annuncio di Yaccarino della portata pianificata di X è stato accolto con critiche, in particolare nella sua vaga rivelazione che sarà alimentato attraverso l’intelligenza artificiale.
Altri problemi di rebranding sono iniziati quasi immediatamente. Il dipartimento di polizia di San Francisco ha costretto gli appaltatori a fermare la rimozione della segnaletica di Twitter fuori dal suo quartier generale. Presumibilmente non c’erano permessi o richieste presentate per consentire la prosebite della decostruzione, il che avrebbe potuto essere pericoloso per i passanti. Non è chiaro quando riprenderà il resto del processo di rimozione.
La cosa più schiacciante, tuttavia, è il fatto che il nome di X non è stato registrato da Musk o X Corp., nonostante il magnate della tecnologia abbia un interesse ben documentato per il nome. In effetti, Meta sembra avere un marchio per un prodotto chiamato “X”, che il suo deposito di brevetto descrive come adatto per “servizi di social networking online”. Tutti questi ostacoli minacciano di distruggere il valore e la buona volontà che il marchio Twitter ha guadagnato.
“Ci sono voluti più di 15 anni per guadagnare così tanto capitale in tutto il mondo”, ha detto la comunicazione del marchio Siegel & Gale Steve Susi a Bloomberg, “quindi perdere Twitter come marchio è un significativo colpo finanziario”.